Comacchio
30 Giugno 2011
Dalla questura la sospensione di trenta giorni per il locale di Spina

Troppi disordini, chiuso il ‘Barracuda’

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai

Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail

Traffico illecito di rifiuti. Tutto dissequestrato alla Zoffoli Metalli

Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti

(foto di archivio)

Lido di Spina. Il Barracuda chiuso per 30 giorni. È il provvedimento adottato oggi dal questore di Ferrara, in seguito a una serie di fatti che “hanno contribuito a minare l’ordine e la sicurezza pubblica”, come riporta la nota dei carabinieri che hanno segnalato la questione a Palazzo Camerini.

L’atto di sospensione deriva da una sequela di vicende, avvenute “nelle immediate vicinanze del locale” di Lido di Spina, segnalate dall’Arma in questi ultimi tempi. A partire dalla mega rissa avvenuta la notte del 19 giugno, con circa 200 persone coinvolte, che si sono disperse lungo l’adiacente via Cosmé Tura al sopraggiungere delle forze di polizia. Nel corso della stessa serata le fiamme oro avevano anche recuperato della droga e segnalato una persona quale assuntore alla prefettura.

Andando indietro nel tempo si arriva al 5 giugno, quando all’interno della discoteca si verifica una violenta aggressione ai danni di una ragazzo straniero da parte di un gruppo di giovani di nazionalità rumena, per il quale si rese necessario l’intervento di un’ambulanza e il trasporto del ferito all’ospedale del Delta.

Questi solo gli ultimi episodi. “Numerosissimi – annotano i carabinieri – sono gli interventi effettuati dalle forze dell’ordine nelle adiacenze o pertinenze del locale per motivi di ordine e sicurezza pubblica, nonché di prevenzione e repressione di reati”.

E parte quindi in rapida successione l’elenco degli episodi che avrebbero motivato il provvedimento del questore. Il 29 maggio  si verifica l’arresto di tre persone per una rissa all’interno del locale. I tre, all’arrivo dei militari, danno in escandescenze, fino ad arrivare ad essere denunciati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale (due carabinieri rimarranno feriti). Lo stesso giorno vengono recuperati diversi quantitativi di stupefacente e due persone vengono segnalate alle autorità.

La settimana precedente, il 22 maggio, viene trovata altra droga addosso a due italiani. La notte successiva l’Arma è costretta a intervenire  intorno alle 3.40 per una lite a pochi metri dall’ingresso della discoteca, al termine della quale rimane gravemente ferito alla testa da ignoti un giovane, finito in coma.

Veniamo allo scorso. L’8 maggio la festa della mamma viene ricordata invece per il recupero di diversi quantitativi di sostanza stupefacente e per tre italiani denunciati. Altra droga, in modesta quantità, viene trovata nelle immediate vicinanze del locale addosso a giovani il 27 giugno, il 3, il 4, l’11 e 18 luglio, il 15, 22 e 29 agosto del 2010 nel corso di specifici interventi dei carabinieri.

Il 23 maggio, il 17 luglio, il 7, il 14 e il 15 agosto, sempre 2010, il “Barracuda” e le sue pertinenze sono teatro di violenti liti concluse con feriti, anche gravi, “che hanno visto – specifica l’Arma – quali attori partecipi gli avventori del locale”.

Il locale era già stato chiuso per una settimana nell’agosto scorso su ordine del prefetto per violazione della legge sulla vendita e la somministrazione di bevande alcoliche.

Tutti “punti a sfavore” che hanno portato il vicequestore vicario Isabella Fusiello a firmare il provvedimento di polizia amministrativa.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com