Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
I gruppi consiliari della Lista Civica Anselmo e de La Comune hanno presentato una mozione dedicata alla tutela della salute pubblica, focalizzata sul monitoraggio dei Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) nell’acqua potabile
La Comune di Ferrara sostiene Cittadini del mondo e parteciperà all’assemblea del 7 maggio alle 18 ricordando che già dal 1993 "la città è diventata più internazionale e colorata"
Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19
Simone Lodi e Silvano Moffa
Saranno tre giorni di big del centrodestra quelli del 26, 27 e 28 maggio a San Bartolomeo in Bosco (via Masi 69), per la festa di Azione Popolare, movimento politico che fa riferimento a Silvano Moffa, deputato di Iniziativa Responsabile e presidente della Commissione Lavoro.
La manifestazione comincerà di fatto giovedì 26 alle 10, con il neoministro dell’Agricoltura Saverio Romani (Ir), che incontrerà le associazioni di categoria e visiterà alcune imprese. “Un ministro dell’Agricoltura torna a Ferrara dopo oltre dieci anni” ha ricordato il consigliere comunale Simone Lodi (Gruppo misto), mentre Moffa ha rivendicato di “aver spinto perché venisse”.
Alle 19.30 dello stesso giorno, mezz’ora dopo l’apertura dello stand gastronomico, ci sarà l’inaugurazione ufficiale, con benedizione, saluto alla bandiera italiana e la presenza della banda Verdi di Cona. Apriranno i lavori Moffa, il senatore Maurizio Saia (Coesione Nazionale) e Lodi; dopo i saluti del sindaco Tagliani e della presidente Zappaterra, il convegno verterà su ‘Agricoltura, ambiente e alimentazione’. Modererà Paolo Bruni, presidente di Cogeca, ed interverranno il neosottosegretario allo Sviluppo economico Catia Polidori (Iniziativa Responsabile), il capogruppo di Ir Luciano Sardelli (commissione Ambiente), il senatore Alberto Balboni (Pdl), il deputato Paolo Russo (Pdl, presidente della Commissione Agricoltura), il neosottosegretario all’Ambiente Giampiero Catone (Ir) ed il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.
Alle 21 un momento più leggero: spettacolo di promozione del carnevale di Cento con ballerine brasiliane.
La serata di venerdì 27 sarà invece dedicata alla ‘Riforma della giustizia’: dalle 19.30 ne parleranno, moderati dall’avvocato Francesco Andriulli, il ministro Angelino Alfano, il senatore Filippo Berselli (Pdl, presidente della Commissione Giustizia), Balboni ed il sostituto Procuratore di Roma Luca Tescaroli, autore di Obiettivo Falcone. Dall’Addaura a Capaci.
L’ultimo incontro, sabato 28 alle 18.15, verterà su ‘Lavoro, occupazione e giovani’, con il senatore Pasquale Viespoli (capogruppo di Coesione Nazionale), ed i deputati Luca Bellotti (Ir, neosottosegretario al Lavoro), Antonino Foti (Pdl, capogruppo alla Commissione Lavoro) e Paola Pelino (Pdl, membro della Commissione ed imprenditrice).
L’evento clou sarà probabilmente la videoconferenza con Silvio Berlusconi, prevista per le 19.30; chiuderanno Moffa e Lodi.
La tre giorni è stata presentata questa mattina in Municipio: erano presenti Moffa e Bellotti, parlamentari con una biografia politica piuttosto articolata. Entrambi nell’estate scorsa uscirono dal gruppo del Pdl per andare a costituire quello di Futuro e libertà, ma il 14 dicembre, giorno della sfiducia al Governo, Moffa non si presentò in aula, contribuendo a mantenere in vita l’esecutivo, e andò a formare un altro gruppo ancora, Iniziativa responsabile.
Il rodigino Bellotti invece il 14 dicembre negò la sua fiducia, ma in febbraio abbandonò i finiani per tornare nel Pdl, e qualche settimana fa è entrato a far parte, come sottosegretario al Lavoro, del Governo che neanche cinque mesi prima aveva cercato di far cadere. Bellotti ha preferito rinviare a domani le domande postegli da un giornalista sul perché di tali scelte, non volendo sottrarre spazio alla presentazione della festa. “Abbiamo militato insieme per trent’anni – si sono limitati a dire in proposito i due parlamentari – e dopo pochi mesi di distacco ci siamo riuniti”.
“Vogliamo avviare un dibattito fondato su due pilastri – aveva detto invece Moffa a proposito dell’attività di Azione popolare –: il rafforzamento del sistema bipolare, in una logica che lo renda plurale e tenga conto delle novità, e l’accelerazione delle riforme istituzionali, per rafforzare i poteri del premier e risolvere la questione della rappresentanza, restituendo ai cittadini il diritto a scegliere ora negato”.
Il deputato avverte anche l’esigenza di “riformare i partiti politici: quali elementi di democrazia interna si possono introdurre? Come valorizzare i territori?” si è chiesto. Altro tema di discussione nel centrodestra è il rapporto con la Lega: “In generale è un alleato assolutamente leale – secondo Moffa –, anche se in queste amministrative da qualche parte non è stato così. Bisogna bilanciare i rapporti tra le due formazioni – è la richiesta –, e creare finalmente in Italia un partito moderato ma capace di incidere profondamente nel paese”.
La sua scelta del 14 dicembre è stata spiegata con “la consapevolezza che non bisognava gettare il paese nel buio, ma anzi cominciare un percorso che rigeneri il profilo riformatore del centrodestra, che si era un po’ appannato”.
Un uomo che ha militato in Alleanza nazionale e prima ancora nel Movimento sociale ha voluto dedicare l’ultimo pensiero alla destra italiana: “È necessario ricomporre quella parte di destra che non si è fatta suggestionare dalle velleità del terzo polo, bisogna ricucire un tessuto che si è lacerato anche umanamente”.
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