Comacchio
16 Aprile 2011
In un documento si richiamano i ‘dissidenti’ al senso di responsabilità

Comacchio, il Pdl sta con Carli

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Avanti con Paolo Carli. Al sindaco di Comacchio, duramente contestato nei giorni scorsi dalla sua stessa maggioranza, arriva l’appoggio del Pdl. Il coordinamento provinciale, dopo la riunione di oggi, ha espresso la propria solidarietà al primo cittadino lagunare, ringraziandolo “per il lavoro politico e amministrativo che sta svolgendo pur tra le tante difficoltà ereditate dalla passata amministrazione, rivelatasi ancor più fallimentare del previsto”.

Nel stringere metaforicamente la mano a Carli, il Pdl provinciale – in un documento approvato all’unanimità ad esclusione dello stesso Paolo Carli, che non ha partecipato alla votazione – bacchetta anche i “dissidenti” (Lucio Sturaro e Mario Barillari, insieme a Pamela Ruffoni della Lega Nord, hanno criticato aspramente in un documento l’operato del primo anno di Carli), richiamando tutti “al massimo senso di responsabilità, non dimenticando mai che il sindaco viene eletto direttamente dai cittadini ed è quindi la massima espressione della sovranità popolare”.

Le critiche quindi, secondo il Pdl, “per essere legittime, non dovrebbero mai assumere carattere soltanto negativo, ma al contrario rimanere sempre improntate a leale e costruttivo spirito di collaborazione da parte di chi è stato eletto con il compito di sostenere l’azione di governo, non di indebolirla minandone la credibilità”.

Il Coordinamento auspica infine che il confronto tra sindaco e giunta da un lato e consiglieri di maggioranza dall’altro “sia sempre rispettoso e porti ad un reciproco arricchimento di idee e proposte nell’interesse della comunità amministrata, che si aspetta giustamente la riprova di aver ben riposto la propria fiducia al momento dell’espressione del proprio voto”.

Se nel Pdl si cerca di serrare i ranghi, i mugugni contro Carli continuano nell’ambito della coalizione. È il caso del P.S.I-Socialisti Ferraresi che con Ercole Pappi condanna il “forte immobilismo” della giunta, “caratterizzata da incapacità di affrontare i problemi e di non aver minimamente applicato nessun capitolo contenuto nel programma”. Pappi chiede al sindaco “un atto di responsabilità e di umiltà”, che consisterebbe nel rimpasto di giunta, “con il completamento degli assessorati ancora vacanti (turismo,urbanistica) e con i relativi dirigenti, operando altresì una scelta di uomini capaci e preparati con la voglia di mettersi  seriamente al lavoro  per il bene di Comacchio”.

Dall’altra parte dell’emiciclo arrivano giudizi negativi da Rifondazione comunista (FdS), secondo cui “dopo un anno l’apprendista dimostra di non avere idee e propositi e di aver di fatto fallito: Carli aveva promesso di trasformare il Comune di Comacchio in un’isola felice: lavoro, turismo, impresa, farmacie e ed uffici postali in ogni angolo del territorio. Nulla di tutto questo è stato fatto”.

Il partito della Federazione della sinistra sarà nei prossimi giorni nei mercati “per mettere a conoscenza i cittadini della reale situazione in cui versa il nostro territorio”.

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