Eventi e cultura
16 Aprile 2011
torneo dell'Anello, sabato 16 aprile in piazza Municipale

Gara di tiro con la balestra medievale

di Redazione | 3 min

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In collaborazione con la contrada di San Giacomo, la compagnia Arcieri e Balestrieri del Trigabolo organizza, con il patrocinio del comune di Ferrara, “Il torneo dell’anello” contesa nazionale di Balestra Manesca. Ogi alle 15,30, sulla piazza municipale, balestrieri in abito storico provenienti da tutta Italia si sfideranno riproponendo un momento di vita cittadina usuale nel medioevo.

Contrada e Compagnia, ripropongono anche a Ferrara, come già avviene in molte altre città italiane, un evento di storia passata e vissuta per continuare una tradizione che, nella storia ferrarese, è documentata anche nelle cronache del Caleffini, che riportano con la massima precisione date, personaggi, Nobili ed Ambasciatori intervenuti, nomi dei vincitori delle gare e relativi premi. La storia ci dice che queste gare a Ferrara si tenevano nel giorno di san Giovanni il 24 giugno, e l’evento avvicinava popolo e nobili in una disfida alla pari difficilmente riscontrabile in altre situazioni. Qui vinceva il più bravo, non il più ricco o potente. La balestra poi, è da considerare l’arma italiana per eccellenza, costruita con l’abilità degli artigiani italiani e dagli italiani stessi usata nelle guerre anche come milizie al soldo di re stranieri. La conformazione del nostro territorio, la diffusione di castelli e torri di guardia, ha fatto si che la balestra italiana abbia vissuto un momento di splendore tale, da farla diventare una tradizione. È innegabile il merito di città come San Sepolcro, Gubbio, Assisi ma anche della repubblica di san Marino, di avere continuato questa tradizione di gare e avere portato attraverso i suoi Balestrieri, il nome dell’Italia nel mondo. Balestrieri e balestre oggi anche nello spazio, grazie all’astronauta italiano in orbita intorno alla Terra e che ha portato a bordo della navicella spaziale uno splendido modellino di balestra. I balestrieri in gara per il Torneo dell’anello useranno la balestra “manesca”, una balestra leggera che veniva usata dai balestrieri delle guarnigioni a piedi o a cavallo, ma era normalmente usata anche nella caccia. La balestra manesca s’imbraccia come un moderno fucile, è priva di mirini ed è dotata di frecce dette “verrette”, che ogni balestriere personalizza per riconoscerle sul bersaglio. La gara ferrarese è tratta dagli affreschi presenti a palazzo Schifanoia, e consiste nel centrare con uno dei tre dardi a disposizione, l’interno di anelli che, partendo da cm. 40, vanno via via restringendosi fino ad arrivare ad un diametro di 10 cm, con l’eventuale spareggio che sarà su un tappo da 5cm. Chi con tre dardi non riesce a entrare nell’interno dell’anello è eliminato dalla gara. Essendo questa una competizione cortese, come nella tradizione del Palio, quindi con nessun intento di guerra, la partecipazione è aperta a “messeri e madonne “.

Che Ferrara abbia una storia documentata ed importante, della tradizione di valenti artigiani costruttori e impareggiabili balestrieri, oltre che alla citata cronaca del Caleffini, trova conferma in città tangibile, in via Formignana, al numero civico 88, sugli stipiti del portale, sono tuttora visibili le insegne di un costruttore di balestre. Notizie di tornei, e resoconti di gare di balestrieri, partono dal medioevo ed arrivano fino all’Ottocento. La tenzone cortese prevede che tutti coloro che in città e fuori, possiedano una balestra manesca di modello medievale, ed abbiamo voglia di competere sul campo, possano iscriversi al torneo e farsi avanti rafforzare una tradizione cittadina unica e spettacolare.

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