Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
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Una casa di appuntamenti dove si prostituivano, per cifre tra i 70 e i 100 euro a prestazione, donne e transessuali brasiliani, è stata scoperta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ferrara. Si tratta di un appartamento di via Bologna, in una zona tranquilla alla periferia di San Martino (dopo la Coferasta), nella quale i militari hanno arrestato la tenutaria R.C., una brasiliana di 26 anni, incensurata e residente a Ferrara, che si faceva pagare la quota di subaffitto dalle altre connazionali.
La donna, per la quale si è già tenuta l’udienza di convalida dell’arresto, si trova ora detenuta nel carcere bolognese della Dozza con l’accusa di favoreggiamento aggravato della prostituzione.
Nel corso della stessa operazione, all’interno dell’appartamento sono state trovate altre quattro brasiliane, un transessuale di 25 anni, B.L.L., denunciato in quanto irregolare sul territorio italiano (sono già state avviate le procedure per l’espulsione), una donna di 32 anni e un altro transessuale di 35 anni, tutti incensurati. Il fatto che nella casa vi fosse uno straniero irregolare ha fatto scattare a carico della tenutaria anche la denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’arresto è avvenuto in flagranza di reato, in quanto i militari dell’Arma, come spesso avviene in questi casi, per scoprire quanto avveniva nell’appartamento si sono finti clienti per poi svelare al momento giusto la propria identità. L’operazione è nata dalla segnalazione di alcuni residenti della zona, che avevano notat0 uno strano via vai nell’abitazione. Quando i carabinieri sono entrati la scena che si è presentata ai carabinieri è stata quella di diverse camere (due al pianterreno e quattro al piano superiore) allestite per l’attività di prostituzione e attrezzate con gli ‘arnesi’ del mestiere. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati telefonini, sex toy, un piccolo frammento di hashish per uso personale e 8500 euro in contanti. Nell’abitazione, al momento dell’ingresso dei militari, si trovava anche una manicure, che si occupava di mantenere curato l’aspetto di prostitute e trans, le cui offerte di prestazioni si potevano rintracciare in diversi siti internet.
Secondo le testimonianze raccolte, la clientela risultava variegata, con auto di grossa cilindrata che spesso parcheggiavano nei pressi dell’appartamento e persone altolocate che usufruivano dei servizi di escort e trans. Oltre alle brasiliane alloggiate all’interno dell’abitazione, quelle cioé che pagavano regolarmente l’affitto alla tenutaria, l’appartamento sembrerebbe fosse frequentato da altre escort per appuntamenti a domicilio. Si suppone che l’attività all’interno della casa si svolgesse da ormai due anni, da quando cioé la brasialiana arrestata l’aveva presa in affitto, subaffittandone poi le singole stanze a connazionali.
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