11 Marzo 2011
Presentati i nuovi direttori dell’oncologia clinica e della radioterapia oncologica

Si completa l’organico del Sant’Anna

di Redazione | 3 min

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“È con soddisfazione che abbiamo conferito questi due incarichi”. Gabriele Rinaldi, direttore generale del Sant’Anna, ha presentato i nuovi direttori dell’oncologia clinica e della radioterapia oncologica, rispettivamente Antonio Frassoldati e Gianpaolo Zini.

Zini ha ricoperto questo incarico a Pesaro dal 2004 al 2009. “Conosco da più di vent’anni la realtà di Ferrara – ha esordito –, quando dieci anni dopo venni per uno stage vidi un notevole aumento di tecnologia e dotazioni. Devo riconoscere i meriti di chi mi ha preceduto, il dottor Cartei, che è riuscito a dare in pochi anni un notevole impulso alla struttura. La radioterapia sarà in grado, forse unica in Regione, di erogare una gamma di trattamenti che copre a 360 gradi la possibile richiesta”.

Inevitabile parlare del trasferimento a Cona. “Sono abbastanza abituato a far partire la radioterapia: a Pescara dovetti cominciare da zero, a Pesaro mi sono trovato in un momento molto difficile perché l’attività era all’inizio ed il primario che mi precedeva era appena andato via. In

Gian Paolo Zini

poco tempo siamo riusciti a mettere a regime la struttura”. Al Sant’Anna invece “si tratta di fare il salto in un’altra struttura, che non è semplicissimo: significa smontare, rimontare e lasciare in sede ciò che non vale la pena spostare. Ho visto, per ora sulla carta, la radioterapia di Cona: è il reparto più esteso di tutta la Regione e presenterà una potenzialità di cura stupefacente”. Questa sezione sarà l’ultima ad andare nel nuovo nosocomio: “Il trasferimento comporterà la messa in funzione di nuove unità di cura presso l’altro ospedale. Le prime macchine operative saranno le più facilmente spostabili, ossia quelle per la brachiterapia e la radioterapia intra-operatoria, che rappresentano però meno del 10% dei pazienti che trattiamo”. Per la radioterapia esterna convenzionale, che si fa con gli acceleratori lineari, il discorso è più complesso: “Dovrà già essere a regime a Cona un nuovo acceleratore nel momento in cui si comincerà a smontare uno dei due ora in funzione. Sarà una fase più lenta, progressiva: smontare e rimontare un acceleratore richiede quattro mesi”.

Antonio Frassoldati

È quindi intervenuto Frassoldati, ricordando la situazione epidemiologica ferrarese. “Le patologie da affrontare sono in primis il tumore del polmone, quindi quello della prostata e del colon per gli uomini, e della mammella e dell’intestino per le donne. L’incidenza è in aumento, ma questo è dovuto anche allo sviluppo di metodiche di screening che anticipano la possibilità di diagnosi. I tassi di aderenza del Sant’Anna al programma regionale di screening per il tumore del colon e della mammella sono tra i più alti in regione, è una cosa molto positiva”. Gli attuali volumi di attività “sono di tutto rispetto: oltre 1.000 nuovi casi di patologia oncologica osservati ogni anno, quasi 500 ricoveri in degenza ordinaria, 13.000 prestazioni di day-hospital, oltre 6.000 ambulatoriali. Il problema oncologico è di grandissima attualità, incidenza e prevalenza”.

La grossa sfida è la personalizzazione dei trattamenti, ossia “capire qual è il tipo di patologia con cui abbiamo a che fare, creare percorsi e centrare fortemente sul paziente tutto quello che si fa: non deve essere lui a ruotare intorno alla struttura, come purtroppo spesso accade”. Bisogna inoltre “offrire un percorso semplice, prendersi cura del paziente come persona, sviluppare un’attitudine all’ascolto”.

In conclusione, Rinaldi ha ricordato quali sono le prossime nomine da effettuare: neonatologia, pediatria, reumatologia, fisiopatologia respiratoria, malattie infettive e le due medicine (ospedaliera e universitaria) non hanno un direttore ma un facente funzione.  “Andremo avanti di comune accordo con l’Università, con il Rettore capiremo dove si impegna l’ateneo e dove c’è disponibilità dell’ospedale a ricoprire queste funzioni. Oggi abbiamo fatto un primo passo”.

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