Cronaca
9 Febbraio 2011
La trasmissione Mistero di Italia 1 ha parlato dell’ex manicomio di Aguscello

Fantasmi e sortilegi alle porte di Ferrara

di Marco Zavagli | 3 min

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Fantasmi e sortilegi alle porte di Ferrara. Se ne è occupata la trasmissione Mistero di Italia 1, che per trovare una “fantomatica” (in tutti i sensi) haunted house si è spostata con una propria troupe ad Aguscello. Qui è ancora visibile quel che resta dell’ex ospedale psichiatrico infantile, abbandonato all’inizio degli anni ’70.

La puntata dal titolo più che eloquente, “Il manicomio di Aguscello – I fantasmi dei bambini”, inizia con l’ex iena Marco Berry che racconta, davanti ai cancelli del palazzo, come in questo manicomio “si avvertirebbe la presenza di tutti coloro che lo hanno frequentato in passato. Infatti questo luogo è meta di numerosi cacciatori di fantasmi”.

Il presentatore inizia quindi a preparare per bene il pubblico, entrando piano piano, con le musichette degne dei migliori film di Dario Argento, nel parco e, infine, all’interno. “Alcuni raccontano che qualche anno prima della chiusura alcuni bambini morirono tragicamente”, aggiunge en passant Berry, prima di mostrare “una giostrina su cui giocavano i piccoli bambini. A fianco una scritta inquietante: chiunque farà girare la giostrina non riuscirà più a fermarla, poiché le anime dei bambini giocheranno in eterno”.

“C’è chi giura – continua sicuro ormai dell’effetto pelle d’oca – di aver visto la giostra girare da sola udendo il pianto dei bambini accompagnato da una strana cantilena”.

A dargli man forte arrivano degli specialisti del Cio, che si occupa di fenomeni paranormali. “Qui venivano curati bambini disadattati – racconta uno di loro, Angelo Canella -. Un bambino in preda alla follia si lanciò dall’ultimo piano. secondo la leggenda quel bambino gira ancora all’interno del parco e qualcuno è riuscito a vederlo. Si parla anche di un rogo e dei bambini che vennero abbandonati al loro destino dalle monache che avevano la struttura in custodia”. Non solo. “Si parla anche di una fossa comune all’interno dello stabile”.

Dopo la teoria, ecco la prassi: attraverso telecamere a raggi infrarossi e microfoni la troupe cercherà di captare presenze paranormali. Mentre vengono posizionate le attrezzature, tra qualche scritta satanica e stelle capovolte utilizzate in genere per le messe nere, arriva anche la medium.

È Enrica Brugo, sensitiva, che fungerà da  “catalizzatore”: “con la mia presenza – spiega – posso richiamare le presenze in qualche modo”.

Berry avverte che questo non è il primo tentativo di incontro ravvicinato con le lenzuola bianche di Aguscello. “Prima di noi altri ci han provato”. Lo testimoniano foto che ritraggono alcune ombre e la testimonianza di un ricercatore, Giampaolo Stoppa, che avrebbe registrato voci di bambini. Si sentono le registrazioni e la trascrizione in sovraimpressione: “…ti abbiamo qua cercato…”, “io sono sull’acqua”.

Alla fine la medium entra nella sala della giostra e avverte la presenza di “energie maschili che non sono solo quelle dei bambini”. Si muove, come appare nel monitor, anche un seggiolino della giostra. “Sentivo inoltre delle presenze e delle voci che dicevano “siamo qua””, dirà alla fine dell’esperimento la sensitiva. Anche se i tecnici in cuffia non hanno sentito nulla.

Non male per chi era abituato a veder arrivare a Ferrara solo il Gabibbo…

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