Gentilissimi,
mi chiamo Martinelli Massimo e sono il titolare della pizzeria Robin Hood situata a Viconovo in Provincia di Ferrara. Vi scrivo per spiegare cosa è successo venerdì 28 gennaio 2011. Alle ore 19.30 sono entrati, nella mia pizzeria, due ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro (Ispettorato del Lavoro). Mi hanno mostrato i loro tesserini e mi hanno chiesto alcune informazioni. Poi hanno interrogato la ragazza che svolge la funzione di cameriera e il pizzaiolo. A conti fatti mi hanno verbalizzato che il pizzaiolo, essendo presente in quell’occasione (e anche un’altra sera come gli ho comunicato personalmente), e non avendo nessun tipo di inquadramento, era loro compito sanzionare la mia attività commerciale e così, alle ore 22 hanno fatto il verbale. Fin qui tutto regolare. Poi, gli ispettori, mi hanno spiegato che la sanzione era di €. 1500,00. Ancora tutto bene (si fa per dire, ma giusto). E qui la “smazzata” che mi ha tagliato non solo le gambe! La somma di €. 1.500,00 era da versare entro le ore 12 di lunedì 31 gennaio 2011, pena la chiusura IMMEDIATA della mia attività commerciale!
Riassumendo:
– il 28 gennaio ore 22.00 mi hanno consegnato il verbale
– il giorno 29 gennaio e il 30 gennaio sono rispettivamente sabato e domenica
– lunedì 31 gennaio entro le ore 12 devo pagare €. 1.500,00 altrimenti mi fanno chiudere
immediatamente.
Se ci fate caso non c’è materialmente il tempo per consultare né commercialista, né avvocato né qualsiasi altro ufficio che possa organizzare un qualsiasi tipo di difesa, perché giustamente il sabato e la domenica sono tutti chiusi.
Il lunedì gli uffici sopra elencati aprono alle ore 9, ed entro le ore 12 devo pagare e portare la ricevuta dell’avvenuto pagamento alla Direzione Provinciale del Lavoro.
Personalmente non contesto né la somma né il procedimento, contesto invece che non mi sia stato dato il tempo per consultare l’avvocato, il commercialista o chi avrebbe potuto prendere le mie difese, perché la sostanza è o paghi o chiudi, con la conseguenza di mettere in difficoltà economica l’altra ragazza e la mia famiglia!
La mia domanda, la mia osservazione e, al tempo stesso, la mia preoccupazione è la seguente: e il tempo per difendermi?
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Art. 24.
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Stiamo creando un gruppo per scrivere un documento unitario da inviare a Roma per segnalare questo diritto violato e per chiedere che venga modificato il tempo per pagare questa somma, avvalendosi di una difesa a cui tutti hanno diritto chiunque avesse avuto la stessa esperienza ci contatti:
telefono: 348.52.400.84 mail: massimo.martinelli67@alice.it
Massimo Martinelli