Porto Garibaldi. Sarà l’oasi ferrarese La Fattoria degli animali “La Collinara” di Porto Garibaldi ad ospitare gli animali superstiti della “macelleria dell’orrore” scoperta nei giorni scorsi dalla guardia di finanza di Rovigo.
Le fiamme gialle rinvennero a Menà di Castagnaro (in provincia di Verona) un’abitazione adibita a macello abusivo, con quasi 700 animali in pessimo stato di salute. All’interno c’erano animali vivi, animali morti, resti di macellazione, animali lasciati a decomporsi dentro le gabbie, altri che pascolavano in un terreno intriso di sangue e polvere di eternit. Le specie erano le più diverse: anatre, oche, faraone, polli, capre, tacchini, fagiani, maiali, daini e persino cinque cani.
In una voliera c’erano decine di piccioni morti, secondo gli inquirenti, per incuria e lasciati a decomporsi. Le galline razzolavano in un terreno intriso di sangue e polvere di eternit. Al pianterreno della casa sarebbe avvenuta la macellazione. In una locale esterno sono stati trovati mannaie e coltelli. Al piano superiore, invece, dormivano i due coniugi proprietari dell’abitazione, mentre nella stessa stanza vi erano delle anatre appese in essiccazione.
L’agenzia GeaPress che si occupò del caso (vedi articolo GeaPress) lanciò un appello, così come fece l’associazione 100% Animalisti, per trovare una degna collocazione alle povere bestie sopravvissute.
Adesso la fattoria di Porto Garibaldi si è detta disponibile ad accogliere quasi tutti gli animali, eccetto i daini e i cani. “La Collinara – spiega Geapress – è una fattoria didattica dove si fa anche pet teraphy. Gli animali, a quanto pare nella struttura stanno tutti liberi, motivo per cui vi sarebbe la difficoltà a prendere i cani, non essendo abituati a questa convivenza”.
Per i daini, invece, già da giorni vi è stato l’interessamento del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone, a Sasso Marconi (in provincia di Bologna).
Per chi volesse aiutare i cani è sufficiente mettersi in contatto con il Comando Provinciale di con il magistrato in modo da procedere con l’affidamento.
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