Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
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La Comune di Ferrara sostiene Cittadini del mondo e parteciperà all’assemblea del 7 maggio alle 18 ricordando che già dal 1993 "la città è diventata più internazionale e colorata"
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La prima domenica di ‘prove’ per le aperture domenicali – quelle per le festività natalizie e quelle extra-ordinarie fissate della tanto discussa formula del 7+2 – è stata promossa a pieni voti. Quantomeno dalla grande distribuzione.
La tangibilità di tale risultato viene data dalla voce della direttrice dell’ipermercato gestito da Coop Estense all’interno del centro commerciale Le Mura di via Copparo, aperto domenica al pari del centro commerciale Diamante.
Non ha ancora i dati ufficiali, ma Margherita Pattarozzi vede nelle 8mila persone contate ufficiosamente all’ipermercato di via Copparo nella giornata dedicata ad Halloween “un record”. Infatti, la stessa direttrice parla di “una media di 5-6mila presenze nelle domeniche di apertura straordinaria affrontate nei due anni in cui è stata assegnata alle Mura”.
Tale apertura ha rappresentato una sorta di ‘anteprima’ del calendario stilato dal tavolo di lavoro portato avanti dall’Amministrazione comunale per fornire lo stesso numero di aperture ai commercianti del centro storico e della grande distribuzione raggruppanti in una sorta di ideale centro storico allargato: quella di ieri ha rappresentato per la struttura di via Copparo la prima di queste date.
La seconda domanda non può non vertere sulla questione dipendenti: sono emersi malumori alla luce di queste nuove e supplementari aperture, che porteranno le aperture festive del 2011 a quota 22 rispetto alle 12 previste per il 2010? “Noi siamo abituati da tempo ad aprire la domenica – spiega Pattarozzi -. Quindi l’apertura straordinaria non rientra che nel regime di normalità. Io sono abituata alla mattina a parlare con i dipendenti, e non ho trovato nessuno che mi facesse notare il peso di queste aperture supplementari, neanche astio, nemmeno da parte dei capi reparto. Le persone hanno bisogno di lavorare, e questa è un’opportunità”.
La domanda successiva, sempre in tema di dipendenti, è relativa al teorico aumento dei posti di lavoro con risultati come quello registrato ieri alle casse dell’Ipercoop di via Copparo, unito alla lievitazione delle occasioni di apertura: “I risultati saranno due, se tutto andrà nella direzione giusta: innanzitutto aumenterà il contratto per le persone che già lavorano per noi. Secondo, ci sarà la possibilità di aumentare anche il numero complessivo dei contratti, dando la possibilità a particolari categorie di lavoratori, come gli studenti universitari, di venire impiegati nei fine settimana”.
Ma la crisi come ha cambiato il modo di fare la spesa dei ferraresi? A cosa si rinuncia? “Non è esatto dire che le persone rinunciano a qualcosa perché hanno meno risorse a disposizione, direi invece che sono molto più oculate. Mi spiego: non è che si rinunci agli articoli quali tv, elettrodomestici etc. (il cosiddetto no food; ndr), ma aspettano il periodo in cui è spendibile il buono riservato ai soci per il 20% di sconto su tutto ciò che non è alimentare. Per quello che riguarda invece gli articoli alimentari, nei due anni che ho vissuto qui direi che non c’è diminuzione della spesa né aumento, ma un andamento stabile”.
Davanti alle cifre proposte da le Mura domenica Tino Cesari, vicepresidente di Coop Estense, trae due conclusioni: “Se ne è parlato talmente tanto che la gente forse è stata incuriosita – inizia tra il serio e il faceto – ma è la dimostrazione che la gente sente il bisogno e il desiderio di fare la spesa anche alla domenica. Secondo, mi è stato riferito che molte persone sono andate al centro commerciale Il Castello di via Bologna e si sono meravigliati fosse chiuso. Questa gente sicuramente ha effettuato le proprie spese in Veneto, e questo è un danno per la nostra economia. Si tratta di clienti persi”.
“Non stiamo stimolando in maniera artificiale una necessità che non esiste”, conclude Cesari, replicando anche alle perplessità nate attorno all’ipotesi di creare 140 nuovi posti di lavoro, nel caso la sperimentazione delle aperture aggiuntive andasse a buon fine. Basta leggere la lettera pubblicata su Estense.com nella giornata di ieri (leggi) e scorrere velocemente i post di commento alla lettera “Non credo alle 140 assunzioni” pubblicata lo scorso 27 ottobre (leggi) per capire di cosa parliamo.
“Fondamentale in tal senso – afferma Cesari – sarà il risultato finale di questa sperimentazione. In genere però se aumentano le vendite aumenta anche l’occupazione, ed abbiamo fiducia che questo si verifichi, anche se nessuno è nato indovino”.
Ma la casistica di Coop Estense può spaziare su diverse realtà e diversi esempi: “a Matera ad esempio il bilancio non era soddisfacente, ed ora rimangono aperti 52 domeniche all’anno. Si è così salvata l’occupazione, ed in altri casi addirittura aumentata. Ci sono poi altre realtà in Puglia che restano aperte 30, 32 domeniche all’anno. Ecco perche ci permettiamo di fare questo tipo di proposta su nuovi posti di lavoro. Poi ovvio che influiscono anche altri fattori, che esulano dalla nostra volontà, uno su tutti la risposta del mercato”.
La proposta di Coop Estense per il rilancio dell’economia locale passa anche per un contributo di 100mila euro che ha come scopo l’allestimento di iniziative per valorizzare il centro storico. Dunque, nessuna concorrenza ma un’ipotesi di coesistenza e sviluppo parallelo tra negozi tradizionali e grande distribuzione. “La destinazione concreta di questa cifra – spiega il dirigente Coop – sarà decisa da un soggetto che verrà costituito, di cui verrà chiarita la composizione, il tutto sotto la regia del Comune. Direi proprio che non siamo in opposizione al centro storico, perché questo contributo va proprio verso lo sviluppo del commercio in quella parte della città”.
Chi ha assistito ad una domenica soddisfacente in termini di presenze è il direttore del Parco Commerciale Diamante, Simone Meneghini: “Già da ieri mattina abbiamo potuto contare su una presenza elevata, nonostante il maltempo. Quali vetrine preferiscono i ferraresi? Direi un po’ tutti in maniera indistinta essendo negozi di grandi marchi.
Nemmeno per Meneghini la crisi “ha diminuito il numero di presenze o della quantità di acquisti”.
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