La rappresentazione scenica operata dai partiti di maggioranza (che si definiscono di sinistra) nella nostra città ha raggiunto livelli incompatibili con un minimo di decenza politica.
I reciproci scambi di accuse tra segretari ed esponenti di vari partiti che questa maggioranza compongono, ricordano in tono minore le scaramucce tra forze di governo nazionale, o se vogliamo, il bue che dà del cornuto all’asino. Non mettiamo nemmeno in discussione la buona fede degli attori, probabilmente il problema è che chi si dà alla carriera politica in un partito viene obnubilato da una cortina fumogena che non gli consente più di vedere la realtà.
Non ci si meravigli poi della disaffezione dei cittadini verso la politica!
Assistiamo a manifestazioni contro il pagamento del pedaggio sul raccordo Ferrara-Mare che ricorda la chiusura della stalla non solo dopo che i buoi son fuggiti, ma ormai hanno figliato e probabilmente son diventati nonni.
Ora, manifestare contro le conseguenze, nefaste, di certe decisioni, collegate ad altre scelte nefaste a monte, non ne annulla certo la nefandezza, quale pensiamo che sia il voler far pagare un pedaggio per transitare su quell’arteria.
Ma il paradosso sta che i manifestanti siano i padri ed i nonni di quelle scelte sbagliate collegate tra loro.
Come non si può allibire ed indignarsi, quando il PD si scomoda con una manifestazione a cui partecipano esponenti di spicco e non, portarono a Ferrara Agenda 21, ormai un vuoto simulacro di democrazia partecipativa,e ci hanno lasciato in eredità contemporaneamente scelte come l’Ospedale a Cona o il Turbogas SEF Enipower, che con Agenda 21 e l’impronta ecologica ci stavano e ci stanno come i cavoli a merenda?
Consumo di suolo, milioni di km in più percorsi in auto dai ferraresi per curarsi, dagli studenti universitari e un petrolchimico che anzichè essere rivitalizzato, sarà assai più probabilmente affossato in modo più rapido da queste
regalie politiche, che nessun beneficio hanno portato a lavoratori e cittadini, va a braccetto con la pervicace non ammissione dei propri errori di cui si dovrebbe chiedere scusa ai cittadini.
Ed ora la beffa.
Per anni è stato raccontato ai cittadini lavoratori del polo chimico la favola che i comitati erano contro il lavoro (peccato che in paesi come Germania e Francia conviva la grande chimica con una politica di tutela dell’ambiente e della salute forte e ben rappresentata nei consessi elettivi).
Su Cona anziché ammettere errori madornali, dire la verità, che non ci saranno collegamenti efficaci con il nuovo ospedale per chissà quanto tempo, che si rischia pure di pagare il pedaggio per andare a trovare i parenti a Cona o percorrere Via Comacchio, molto probabilmente ancor più intasata di adesso proprio a causa del pedaggio sul raccordo autostradale, ora si fa una manifestazione a Ferrara Sud.
Cortine fumogene.
Angelo Storari, PPF/M5Stelle