Tornano in mostra le copertine che raccontano Ferrara
Dopo il grande successo riscosso a dicembre, tornano in esposizione 34 copertine illustrate di The Ferrareser, che hanno raccontato Ferrara attraverso l’arte, la grafica e la narrazione visiva
Dopo il grande successo riscosso a dicembre, tornano in esposizione 34 copertine illustrate di The Ferrareser, che hanno raccontato Ferrara attraverso l’arte, la grafica e la narrazione visiva
Mercoledì 30 aprile si è svolta la cerimonia di premiazione XIV Concorso Artistico Nazionale – Premio Celommi 2025 delle Sezioni Scuola Secondaria di Secondo grado e Licei Artistici presso l’Aula Magna dell’Università di Teramo
Nell’ambito del progetto nazionale “Chi ha paura dei libri?”, Famiglie Arcobaleno - Associazione Genitori Omosessuali - ha organizzato a Ferrara nel mese di maggio un ciclo di presentazioni di libri di recente pubblicazione
Giovedì 8 maggio lo storico Carlo Greppi presenta al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah il suo ultimo libro "Figlia mia. Vita di Franca Jarach desaparecida"
Appuntamento con la "Poesia tra le rose" domenica 4 maggio a partire dalle ore 16.30 nel parco di Cinzia, Emanuele e Maria Grazia Bracci a Valpagliaro di Denore, riva ferrarese del Po di Volano
Paesaggio di Chiavari
Ha inaugurato in agosto presso la Galleria del Carbone la mostra collettiva dal titolo “Saluti dalla Liguria”. L’iniziativa culturale avviene in collaborazione e come scambio con la Galleria Cristina Busi di Chiavari che nel giugno del 2009 ha ospitato alcuni artisti ferraresi. La mostra ha il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e rimarrà visitabile fino al 12 settembre.
La rassegna in programma al Carbone presenta opere degli artisti liguri: Elena Carozzi, Bettina Defilla, Claude Jammet, Giovanni Job, Adriano Leverone, Mario Rocca. In parete sarà possibile apprezzare le particolarità espressive e tecniche di Elena Carozzi con le sue figure immerse in un’atmosfera sospesa , rarefatta, senza tempo; Bettina Defilla trasforma il supporto della tela in plastici cromatismi carichi di profonda poesia; Claude Jammet con la sua raffinata tecnica pittorica ammorbidisce le forme creando un personale impasto cromatico perfettamente in sintonia con i soggetti da lei prediletti; Giovanni Job, sempre in coerenza con il suo percorso artistico, dialoga con memorie, lacerti dell’arte; Adriano Leverone è un grande sperimentatore, come spesso capita ai ceramisti, riesce a dominare le forme ed i colori che ottiene con il raku, mai improvvisato, frutto di maestria tecnica raffinatissima; Mario Rocca, è un pittore di grande qualità, possiede un cromo dai colori fluttuanti “nell’aria” con calibrati colpi di luce perfettamente equilibrati nella composizione dalle zone in ombra. La mostra ha il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e rimarrà visitabile fino al 12 Settembre 2010.
Artisti in mostra:
ELENA CAROZZI – Elena Carozzi è nata a Milano nel 1967. dal 1996 vive e lavora a Sarzana. Frequenta il liceo artistico a Milano e qui inizia il suo apprendistato in una bottega di decorazione collaborando con importanti architetti milanesi come Mongiardino e Peregalli. Dai primi anni ’90 si dedica alla ricerca pittorica e per la sua prima mostra personale a Sarzana nel 2002 è presentata dai testi di Omar Galliani e Giuseppe Cederna. L’artista dipinge scene all’aria aperta o rappresentazioni di realtà quotidiana “fissate” in quell’istante. Figure femminili o maschili in un atmosfera sospesa, silenziosa, senza tempo.
BETTINA DEFILLA – Nata in Svizzera ma Chiavarese di adozione, ha avuto come maestri Emanuele Rambaldi Vittorio Ugolini e Adriano De Laurentis, divenendo legittima erede dell’importante tradizione artistica del Levante Ligure. Recentemente la sua attività nel campo dell’arte visiva le è valso il premio Turio-Copello 2002. Le sue figure essenziali e primitive ma appartenenti al ‘900, prendono la forma attraverso i materiali usati dall’artista: creta, bronzo, ceramica, acquarelli, olio. Nelle diverse tecniche l’artista approfondisce i valori plastici e cromatici con creatività e intensa poesia;
CLAUDE JAMMET – E’ nata da genitori francesi in Zimbawe; è cresciuta in Kenya, India e Giappone e si è trasferita in Sud Africa a 19 anni. Jammet è un artista autodidatta e dal 1983 al 1986 è stata una dei direttori della Tait Gallery in sud Africa. Le prime opere sono paesaggi, case, manufatti in abbandono del Sud Africa, successivamente scopre il ritratto, concepito come scandaglio profondo dell’anima, realizzato agli attori con i quali mette in scena alcune pièces
GIOVANNI JOB – Nasce a Magnano (UD) nel 1950, ma si trasferisce giovanissimo a Chiavari dove frequenta l’Istituto Statale d’Arte e dove attualmente vive e lavora. Si dedica alla pittura dopo aver lavorato come fotografo, grafico pubblicitario ed avere aperto la Stamperia d’Arte a Chiavari nel 1975.
Dal 1975 partecipa a rassegne collettive in Italia e all’estero e tiene numerose mostre personali sviluppando una ricerca sulla memoria nell’arte.
Nei lavori più recenti la scelta dei soggetti è compiuta selezionando immagini dalla carta patinata; proseguendo oltre una prima interpretazione puramente estetica, paiono profonde le connessioni e le assonanze con tutta la sua ricerca precedente.
ADRIANO LEVERONE – Nasce a Quiliano (SV). Vive e lavora a Ferrada di Moconesi (GE). Si diploma all’istituto Statale d’Arte di Chiavari e successivamente al Magistero Artistico presso l’Istituto d’Arte per la ceramica di Faenza. Dal 1973 ha tenuto mostre personali e collettive ed ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali della ceramica. Adriano Leverone nasce ceramista. La sua origine contadina affonda nella terra, in quella terra che studia e indaga con passione, con un continuo controllo degli impasti, delle temperature, delle forme:assemblaggi di pieni e vuoti, concavi e convessi, interni ed esterni. Nel lavoro di Leverone nulla è mai lasciato al caso, tutto è attentamente controllato e prestabilito da un progetto, da un attento studio. La continua sperimentazione ha portato l’artista a dominare la forma ed il colore, a sapere sempre come ottenere ciò che si prefigge.
MARIO ROCCA – Formatosi all’Istituto Statale d’Arte di Chiavari sotto la guida di Vittorio Ugolini. Disegnatore ed incisore dalle notevoli capacità, permette al suo segno deciso di svincolarsi dalla descrizione mimetica della realtà e di unirsi a colori forti e timbrici, creando un insieme di grande vigore. “I percorsi della pittura di Mario Rocca, rigoroso artista chiavarese, dimostrano, nell’arco di un ventennio, la fedeltà vocazionale ad una ricerca perseverante che permette di addentrarsi nei segreti della genesi di un’immagine proiettata dall’interno o catturata dal contesto esterno. Nelle sue tele si osservano forme in continuo movimento che si agitano nello spazio per cercare la loro pienezza espressiva attraverso una materia densa di ombre e luci e una pennellata che cattura l’energia primordiale.
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