Comacchio
20 Agosto 2010
Giorgio Celli da quest’anno non si occupa più di lotta agli insetti nelle Valli

“Troppe zanzare? Colpa di Comacchio”

di Redazione | 2 min

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Giorgio Celli (foto tratta da internet)

Comacchio. Giorgio Celli, entomologo, animalista e volto noto della tv a tematica ambientale, ha operato per molti anni nelle valli comacchiesi, mettendo a frutto le tante ricerche sui sistemi eco-compatibili per fronteggiare la presenza fastidiosa delle zanzare, di cui il territorio è infestato.

In questa stagione, residenti e turisti si stanno lamentando di continuo per la netta crescita del numero di questi insetti, dopo anni di sostanziale abbassamento del livello di fastidio. E il professore bolognese ne approfitta per togliersi qualche “sassolino dalla scarpa” su questo argomento.

“Vengo contattato da più parti  spiega -, per le lamentele sulla notevole crescita di zanzare nella zona di Comacchio e dei Lidi. Ma io do a tutti la stessa risposta: da un anno non sono più responsabile per quanto riguarda le strategie di contrasto a questi insetti”.

Chi segue quindi la lotta alle zanzare nelle Valli?

Da quest’anno se ne occupa Antea, una società comacchiese, responsabile tra le altre cose, di fronteggiare questo problema. Il mio laboratorio è stato relegato alla ricerca, un ambito quasi inutile.

In che senso?

La ricerca del settore ha ormai dato i suoi frutti. Già dagli anni 90’, insieme al mio staff di ricercatori dell’università di Bologna, avevamo scoperto un nuovo metodo eco-compatibile. Piuttosto che l’uso indiscriminato di pesticidi, che permangono nell’ambiente, creando danni, è necessario concentrarsi nella distruzione delle larve, con metodi naturali. Così abbiamo operato introducendo anche nuove specie di pesci che si cibano di larve di zanzare. I risultati sono stati sotto gli occhi di tutti. Alcuni eventi estivi che negli anni precedenti praticamente non potevano più organizzare nel centro di Comacchio per la presenza aggressiva delle zanzare, grazie ai nostri interventi si potevano svolgere tranquillamente.

Poi cos’è successo?

Innanzitutto c’è stato un grosso calo dei finanziamenti statali e regionali. Poi questa scelta di affidare la lotta alle zanzare a una società in cui operano prevalentemente studenti universitari e personale del luogo. Evidentemente in questo campo mancano le esperienze e la competenza necessarie.

Quindi il ruolo suo e dei suoi collaboratori attualmente qual è?

Mi passi il paragone, ma siamo un po’ come gli osservatori dell’Onu, che in zone di guerra assistono agli eventi, ma non possono intervenire.

Che rapporto c’è con la nuova amministrazione comunale?

Inizialmente c’è stato un colloquio conoscitivo assolutamente cordiale, poi però la gestione del problema-zanzare è finito interamente nelle mani di Antea e noi siamo rimasti estranei a questa battaglia sul campo.

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