Comacchio. Si è barricato in casa e al sua abitazione è stata presa d’assedio dai corpi speciali. Sono momenti concitati quelli che si stanno svolgendo nel momento in cui scriviamo. Un uomo di 34 anni è chiuso in casa e i carabinieri del Gis stanno cercando di persuaderlo a consegnarsi ai militari.
La scena è da film. Lui si è chiuso in casa, in via Spina, in zona Ciambellino, di fronte alla scuola media, e minaccia gesti folli. Tutt’attorno si è radunato un centinaio di persone, tra curiosi e forze dell’ordine. Al megafono i corpi speciali, arrivati appositamente da Livorno, stanno cercando di persuaderlo ad aprire la porta.
Tutto è iniziato questa mattina, quando uno psichiatra del SerT – il servizio tossicodipendenze che lo segue da qualche tempo -, accompagnato dalla polizia municipale, si è recato al suo domicilio per un Tso (trattamento sanitario obbligatorio). L’uomo ha reagito violentemente alla notifica del provvedimento sanitario e ha spintonato il medico e sferrato un pugno al volto della vigilessa, procurandole la frattura della mascella.
Mentre medico e poliziotta municipale battevano in ritirata lui si è barricato all’interno. Subito è scattato l’allarme al 112 e sul posto si sono recati gli uomini della Compagnia dei carabinieri di Comacchio, coordinati dal capitano Luca Nozza. In un primo momento si è temuto che l’uomo potesse avere armi con sé, ma la momento la preoccupazione sembra scongiurata.
Oltre allo spiegamento di forze dell’Arma, cui si sono aggiunti polizia municipale e vigili del fuoco per presidiare la zona e chiudere al traffico il tratto di strada interessato, in via Spina è arrivato anche un carro attrezzi, per portare via a livello precauzionale l’auto del 34enne, in modo da togliergli possibili mezzi di fuga.
Continuano intanto le trattative per convincerlo a uscire di casa.
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