La crisi economica in atto e il carovita oramai imperante hanno fortemente modificato le abitudini di acquisto degli italiani, portando sempre più cittadini a diventare “tirchi”. Questi i risultati di una indagine del Codacons, svolta analizzando le scelte economiche degli utenti nell’ultimo periodo.
Rispetto a due anni fa – spiega l’associazione – i consumatori hanno modificato le proprie abitudini di acquisto non solo in termini di quantità, ma anche nel metodo delle scelte quotidiane, al punto tale che oggi 1 cittadino su 5 (il 20% circa del totale) ammette di essere diventato molto più accorto nei consumi, al punto da potersi definire “tirchio”.
Il “braccino corto” – prosegue l’associazione – si manifesta ormai in tutti i settori della vita quotidiana. Diminuisce infatti del 28% il numero degli utenti che lascia mance al ristorante, mentre il 40% ne ha ridotto l’entità; si tende a offrire sempre meno a parenti e amici (-22% offre caffè al bar, cene fuori o a casa, ecc.); si tagliano regali, donazioni e offerte varie dirette a terzi (-15%).
Ma la tendenza alla “tirchieria” si manifesta in numerosissime occasioni: dalla benzina solo al self service ai voli solo low cost, dalla spesa alimentare agli hard discount al riciclo di abiti e altri oggetti, passando al cambio di gestore nella telefonia e nelle altre utenze, alla ricerca dell’operatore che consenta risparmi maggiori.
“L’aspetto di tale indagine che ci colpisce maggiormente – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – è che oggi essere tirchi non è più un aspetto caratteriale innato, come poteva essere gli anni passati, ma è una scelta precisa e consapevola del consumatore, alla costante ricerca del risparmio e nella strenua difesa del proprio portafogli” – conclude Rienzi.
L’indagine è stata svolta su circa 800 consumatori residenti su tutto il territorio nazionale, e non ha valenza scientifica.
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