Turismo e vacanze
14 Aprile 2010
Tradizione e modernità convivono in maniera sublime

Magnifica Lisbona

di Tiziano Argazzi | 5 min

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Uno scorcio di Lisbona

Il Tram 28, uno dei più caratteristici di Lisbona, adatto a chi vuole visitare i luoghi più belli della città sferraglia dal centro al quartiere del castello, sfiorando i muri delle case, immettendosi in vicoli claustrofobici su cui asciugano i panni stesi e dove le auto sono miracolosamente parcheggiate, come in un improbabile gioco ad incastro. Poi prosegue sovrastando l’Alfama, uno dei più antichi quartieri di Lisbona, che  dall’alto è un labirinto di tetti rossi affacciato sul Rio Tejo. Un groviglio di strette stradine, ripide scalinate, case vecchie sormontato dal Castello medievale di Sao Jorge, un complesso di giardini, camminamenti, vasche all’interno di mura moresche. All’Alfama merita una sosta anche il Miradouro di Santa Luzia, una terrazza trasformata in belvedere immersa nel verde.  Intanto il piccolo tram prosegue il suo giro a ritroso, per ritornare in centro.

La capitale portoghese che ha visto nascere il fado, è costruita su sette colli, come Roma, ed è apprezzata per il mix di tradizione e modernità che qui convivono in maniera sublime. Per avere una migliore visione di Lisbona è meglio dividerla in aree, per meglio gustarne le caratteristiche e le differenze culturali e storiche. Ad esempio la Baixa, vicino al Tago, è l’unico quartiere di Lisbona che si sviluppa tutto in piano e ricorda Trieste, Napoli, Parigi e Torino. Si trova qui la piazza più spettacolare della città, la Praça do Comercio, di fronte al fiume Tago con il maestoso Arco da Victoria da cui parte Rua Augusta l’antica strada dei mercanti ed oggi la via commerciale e del passeggio più frequentata della città, con artisti di strada, pittori che mostrano i loro lavori, eleganti negozi dove cercare il regalo giusto e caratteristici cafè per una piacevole sosta pomeridiana.

Il più pittoresco fra i quartieri della città è sicuramente il Barrio Alto, la collina di artisti e musicisti, con lo splendido colpo d’occhio offerto dal belvedere di Rua Sao Pedro de Alcantara, con le bellezze della chiesa di Sao Roque con i preziosi mosaici, le cappelle ornate d’oro ed i bellissimi azulejos (piastrelle di coloratissima ceramica smaltata) dalle antiche origini moresche.

Piazza Rossìo da sempre centro nevralgico della città, è affollata in qualunque ora del giorno e della notte. Al centro una bella fontana e la statua di Dom Pedro IV del Portogallo, primo imperatore del Brasile, alla cui base si notano le figure di quattro donne  che rappresentano  Giustizia, Sapienza, Forza e Moderazione, qualità attribuite al Re soldato. 

A Belem, quartiere a sei chilometri dal centro città ed affacciato sul Tago, merita una visita il Monasteiro di Jeronimos, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, costruito in onore di Vasco de Gama,  con il portale finemente decorato ed il chiostro riccamente affrescato. Poco distante la Torre di Belem il più celebre e fotografato monumento della città fatto costruire nel 1500 per difendendere il porto. Il piano più alto offre una splendida vista su Belem e sul fiume dove è collocata una enorme statua del Cristo Rej con le braccia aperte, uno dei simboli della città, ed identica a quella di Rio de Janeiro. Ci si può arrivare attraverso l’ex ponte Salazar, in tutto identico al Golden Gate.

Ma una visita a Belem è anche l’occasione per concedersi una sosta alla Antiga Confeitaria, una mitica e gigantesca pasticceria in Rua de Belém 84-92, che sforna ogni giorno decine di migliaia di Pasteis de Belem, soffici dolci ripieni di crema e dal profumo di cannella, frutto di una ricetta segreta che si tramanda da secoli, autentiche  gioie per il palato. Si possono gustare accompagnandole con un buon bicchiere di Porto,  una Ginjinha,  tipico liquore portoghese dolce a base di amarena o un caffè o,  per dirla in portoghese, con una bica (l’acronimo di bere ista com açucar)  un espresso nero e forte oppure con un galao (latte e caffè) o un cimbalino, di facile etimologia, derivante dalla macchina per caffè La Cimbali.

Torniamo all’Alfama. Per la cena e per il fado, il canto del popolo portoghese che ha avuto in Amália Rodrigues un’interprete d’eccezione. La cucina portoghese  è molto interessante, ricca di piatti poveri dai sapori forti e decisi. Le zuppe di pesce, il pesce alla griglia e la “carne de porco a alentejana” (una combinazione di maiale e frutti di mare che si può trovare solo in Portogallo) sono assolutamente da assaggiare. Ma è il  bacalhao il piatto nazionale portoghese. I lusitani conoscono ben 365 modi diversi per cucinarlo. Un simbolo sui generis: il merluzzo non è presente nelle acque del Portogallo. Nel locale (quasi completamente buio, insieme a noi ci sono al massimo altri venti avventori) un venticinquenne, un cinquantenne ed una settantenne improvvisano un fado. La magia ci rapisce. A Lisbona è di nuovo notte.

Quando andare: Lisbona è splendida in qualunque periodo dell’anno. Da marzo fino ad ottobre si susseguono decine di feste ed eventi.  Le manifestazioni principali sono legate alla tradizione civile e religiosa. Il 25 aprile, 10 giugno e 5 ottobre sono le principali feste nazionali.  La festa più grande rimane quella in onore di Sant’Antonio, il Santo di Padova nato a . Anche se il patrono della città è San Vincenzo, i lisboeti considerano Sant’Antonio il vero protettore della città, delle case e delle famiglie. Il Santo è invocato in particolare come protettore delle promesse di matrimonio. Per questa ragione il 13 giugno con una suggestiva cerimonia, vengono celebrati decine di matrimoni presso la Sé, la cattedrale di Lisbona, non lontano dal luogo dove pare sia nato il Santo.In occasione della festas  si possono acquistare i tipici vasetti di terracotta con le piantine di basilico: secondo la tradizione con la piantina cresce anche l’amore di chi l’ha donata. Il 12 e 13 giugno gli abitanti dei vari quartieri danno vita alle marchas popolares e sfilano per le vie della città con i caratteristici costumi colorati dando vita ad una grandiosa festa popolare piena di musica, balli,  colori e profumi che va avanti fino all’alba.

Come arrivare: il mezzo migliore è l’aereo. Da Bologna il collegamento con Lisbona è della compagnia Tap che propone due voli, uno giornaliero alle 11,55 e l’altro alle 19,30 (solo mercoledì, venerdì e domenica) con arrivo a Lisbona esattamente due ore dopo.

Come muoversi. l’Aeroporto Internazionale è vicinissimo al centro, appena 7 km. Dall’aeroporto al centro si può utilizzare l’autobus (in servizio dalle 7 alle 21 con partenze ogni 20 minuti) oppure il taxi. Per muoversi in centro invece il mezzo più indicato è la metropolitana oggi dotata di quattro linee (contraddistinte dai colori giallo, verde, rosso e azzurro) che arrivano in ogni punto di Lisbona.

Informazioni: www.visitlisboa.com

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