Lettere al Direttore
11 Febbraio 2010

Io non leggo più Estense.com

di Redazione | 6 min

Egregia redazione ed egregio direttore di Estense.com,

le scrivo questa lettera per dirle che, con rammarico, non leggerò più il suo giornale.

Sono sicuramente in tanti a non leggerlo, quindi forse si chiederà perché mi permetto di rubarle qualche minuto per dirle che farò parte d’ora in avanti della categoria, ma il fatto è che la mia è una decisione che dipende da alcune scelte editoriali che lei e la redazione avete fatto e che hanno abbassato la qualità e l’integrità del vostro servizio.

Lunedì due lavoratori sono morti sulla Romea. Grazie al “gioco” di lasciare un commento ad ogni notizia immediatamente in due lettori si sono permessi di parlare di amministratori attaccati alla poltrona solo per soldi e di politici rozzi e cinici che permettono alla gente di morire per strada.

La notizia ha riportato poi che le circostanze drammatiche dell’incidente nulla c’entravano con le condizioni della strada. Ma il punto non è l’attinenza dei contenuti dei commenti con quelli della notizia, ma la lesione della dignità e sensibilità di chi legge e soprattutto l’uso di una vicenda tanto triste, la morte di due persone, che magari qualcuno che legge il suo giornale conosceva pure, per fare opera di sciacallaggio.

Da quando avete inserito l’opzione perversa del “lascia un commento”, abbiamo potuto vedere come sia venuto fuori il peggio dai ferraresi che la usano in continuazione: si è venuta a creare un’arena in cui per urlare chi alla bestia chi al torero la parte peggiore, priva di qualsiasi pudore intellettuale, la fa il pubblico. In realtà poi le urla provengono perlopiù da una parte politica (o meglio antipolitica e anticasta e sciocchezze del genere) che ama gridare solo perché ha ben poco da dire ma lo fa col tono più alto che può proprio per celare la pochezza degli argomenti.

Mi dispiace, ma qui non si fa informazione e credo che la deontologia della vostra professione ne risulti lesa. Il giornalista deve sapere, a mio parere, scegliere tra cosa vale la pena di pubblicare e cosa no, al fine di dare il migliore servizio a chi legge. Certamente esistono scelte editoriali che vanno nella direzione di favorire l’una o l’altra (o l’altra ancora) parte politica, ma questo è ovvio e non sono qui a dire che il suo debba essere l’unico giornale a non farlo. Ma mi permetto di dire che la piazza potenzialmente (e dico così perché credo che in molti “utenti” del suo giornale non si siano messi a lasciare commenti a destra e a manca proprio perché non apprezzano quel che s’è venuto a creare anche se in disaccordo con quanto viene scritto da altri) aperta a tutti e a tutto distorce la realtà ed evidenzia i limiti di una parte di ferraresi, quelli sì rozzi e cinici, che non fanno certamente fare la bella figura che si merita questa città e questa comunità.

Grazie dell’attenzione,

Linda Conti

P.S. In ultimo, da persona che lavora, studia e ha pure degli interessi e degli amici, mi chiedo perché in uno dei vostri sondaggi non chiedete cosa fanno i “commentatori” sempre presenti nella top ten degli interventi durante il giorno… quello sarebbe un esercizio sociologico interessante!

—–

La signora Conti ha ragione. Purtroppo questa replica non la leggerà, vista la drastica decisione che non può che farci dispiacere.

La signora Conti ha ragione, dicevamo. Parla di “opzione perversa” in riguardo ai commenti e definisce “opera di sciacallaggio” i post di due lettori in riferimento alla tragedia di lunedì sulla Romea. Il terzo lettore, in verità, aveva parlato di “assassini”, parola che abbiamo dovuto censurare per ovvi motivi (la signora Conti ci ricorda infatti che “il giornalista deve sapere scegliere tra cosa vale la pena di pubblicare e cosa no”). A lui abbiamo scritto personalmente (e ancora una volta la signora Conti ha ragione nel dire “qui non si fa informazione”: facciamo informazione e ci permettiamo di avere anche un contatto diretto con i lettori) per spiegare le ragioni della scelta. Il lettore ha risposto scusandosi dello sfogo e ci ha ringraziato della disponibilità (anche qui la nostra deontologia potrebbe essere rimasta lesa da questa scelta di “favorire l’una o l’altra parte politica”).

La signora Conti ha ancora una volta ragione a parlare di “lesione della dignità e sensibilità di chi legge” quando qualcuno si permette di usare una vicenda tanto triste per buttarla in politica. Ha perfettamente ragione. Anche noi ci siamo sentiti lesi nella nostra dignità e sensibilità nel vedere come la lettera tocchi il drammatico incidente sulla Romea per passare subito dopo a trattare di politica.

La signora Conti ha ragione eccome nell’aver scelto l’unico articolo che parla di incidenti mortali nel quale non compaiono messaggi di dolore e cordoglio. Sarebbe stato difficile parlare di sciacallaggio nel leggere i tantissimi commenti lasciati da familiari e amici di Adrain Poné, il militare americano deceduto il 20 gennaio sulla Cispadana (http://www.estense.com/il-lutto-nella-base-nato-015877.html).

Non viene citato nemmeno il caso del brigadiere Vigneri (http://www.estense.com/%e2%80%9cuna-tragedia-beffarda%e2%80%9d-021954.html). Siamo rimasti commossi nel leggere il post tanto semplice quanto affranto lasciato dal figlio.

La signora Conti ha ancora una volta ragione nell’evidenziare “i limiti di una parte di ferraresi, quelli sì rozzi e cinici, che non fanno certamente fare la bella figura che si merita questa città e questa comunità”. Chissà che questa parte di ferraresi, attraverso un confronto all’interno di un forum, non possa arricchirsi delle idee e delle opinioni di quell’altra che lei ritiene non rozza e non cinica. Della sue idee e opinioni dovrà sicuramente fare a meno, visto che ha preferito altre direzioni.

La signora Conti, infine, NON ha ragione a credere che “la piazza potenzialmente aperta a tutti e a tutto distorce la realtà”. No, non ha ragione. Questa è l’essenza della democrazia. La democrazia sopravvive con dei correttivi. Allo stesso modo questa piazza virtuale ha i suoi correttivi, che consistono nel filtro della redazione. Molti post, quelli ritenuti offensivi o passibili di ledere la dignità delle persone, vengono eliminati.

Capiamo il disturbo che può creare e capiamo il disturbo che ha creato. Le sue ragioni sono le stesse che qualche politico locale, alcuni dei quali nostri amici, altri che stimiamo a livello professionale, ci hanno esternato. Se il valore numerico ha un senso possiamo confermare la validità della scelta editoriale, intesa come gradimento: contro quattro opinioni polemiche (compresa la sua), ne possiamo contare diverse decine favorevoli.

Ma cerchiamo di esulare dal provincialismo tutto ferrarese che gran parte del resto d’Italia ci rimprovera. I commenti sono usati in tutti i maggiori quotidiani italiani da tempo. Legga “Repubblica” on line o il “Corriere”. All’estero è un’abitudine da anni.

Possibile che la democrazia e la novità ci spaventino tanto?

mz

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