
"La duchessa con i tacchi a stiletto. Beatrice d'Este, la pioniera del fashion, la creatrice dell'italian look (Ethos Edizioni, 339 pagg., 18 euro)
Oggi pomeriggio a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Arengo del Comune di Ferrara sarà presentato il volume “La duchessa con i tacchi a stiletto. Beatrice D’Este, la pioniera del fashion, la creatrice dell’italian look” di Giulia Cacopardo.
Interverranno, oltre all’autrice, la prof.ssa Luisa Carrà (Presidente della Società Dante Alighieri di Ferrara), la prof.ssa Gina Nalini Montanari (co-autrice) e l’autore teatrale Fabrizio Caleffi.
Il volume è una biografia non convenzionale di Beatrice d’Este e contiene un ricco apparato fotografico con le opere di alcuni artisti contemporanei molto noti che hanno reinterpretato i testi storici.
In allegato vi invio, oltre alla copertina, anche una recensione del volume in occasione della prima presentazione che si è tenuta al Castello di Belgioioso.
Sul finire del ‘400 Milano diventa capitale della moda. Nascono le prime creazioni della moda italiana, da insoliti atelier: i Castelli Sforzeschi di Milano e Vigevano. Taffetà, pregiatissima seta, velluti e broccati e perle, rubini, fili d’oro e diamanti decorano i modelli dell’ultima collezione. Damigelle in passerella e primedonne posh noblesse oblige nel parterre. Poeti e pittori si trasformano in trendsetter reporter e paparazzi dai modi fin troppo garbati.
Dietro le quinte l’art director più ambito del mercato: Leonardo da Vinci. La griffe? Non può essere che quella di Casa Sforza ideata e realizzata da lei, la duchessa di Milano in persona, Beatrice d’Este. Ferrarese di nascita, duchessa di Bari e di Milano, cresciuta a Napoli alla corte aragonese del nonno, ha percorso con la sua vita tutta la penisola, portandoci alla scoperta di un pezzo della storia di Milano e della storia italiana poco conosciuto: il debutto della moda italiana nel mondo.
Questa figura ancor attuale, rivive nella contemporaneità post moderna, uscendo dai vecchi cliché delle biografie di personaggi storici…
Sul treno per Pavia, con l’i-POD nelle orecchie e i calzettoni a righe verdi e viola, Beatrice ascoltava a tutto volume l’ultimo single di Avril Lavigne e pensava a quel Ludovico che aveva conosciuto su Facebook tra i contatti di sua sorella Isabella. “Certo, nella foto non si vedeva bene, ma non mi sembrava poi tanto male.” L’affascinava il fatto che fosse molto più grande di lei e che già andasse all’università. Aveva voglia di incontrarlo, ma voleva che fosse lui a chiederglielo. Non voleva passare per la solita ragazzina. Poi pensava a sua sorella, che s’era sposata da poco, al matrimonio. “Quanta gente! Belle le scarpe di mia cugina… ma tanto ne ho in mente un altro modello ancora più bello delle sue. Comunque di sposarmi non se ne parla proprio, io vado a convivere!”
Nell’agosto del 1488, per portare a compimento gli accordi nuziali già presi secondo i propri interessi politici, Ludovico il Moro aveva inviato a Napoli un ambasciatore…
Giulia Cacopardo è nata a Catania nel 1978. Ha compiuto la sua formazione accademica a Milano, laureandosi in lettere moderne con una tesi sul teatro maori. Alla scuola internazionale di teatro del maestro giapponese Kuniaki Ida ha approfondito i suoi studi drammaturgici. Vive nella capitale meneghina, dove lavora nel campo dell’informatica per la Regione Lombardia e collabora come giornalista per riviste di luxury tourism. Eclettica e cosmopolita di indole, accreditata sommelier, ambienta il suo primo, irresistibile romanzo, in corso di stesura, nel mondo dell’Alta Cucina, dopo essersi misurata con Arte e Fashion Design nella stesura di questa biografia.
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