Cronaca
30 Novembre 2009
La polizia arresta uno degli aggressori

Picchiato a sangue di fronte al bar

di Redazione | 3 min

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Il distributore di Foro Boario dove è avvenuta l'aggressione

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Al loro arrivo presso il bar “Shell” di via Foro Boario gli agenti delle volanti lo hanno trovato disteso a terra, tra le pompe di benzina posizionate di fronte all’ingresso del bar, privo di conoscenza. Il volto era completamente tumefatto.

Era da poco passata la mezzanotte di ieri quando al 113 era giunta la segnalazione di una rissa nella zona. Ai poliziotti la titolare del bar, all’interno del quale in quel momento erano presenti solo due avventori italiani, ha raccontato di aver visto due persone che avevano colpito con calci e pugni un ragazzo nel piazzale di fronte il locale, proprio tra le pompe di benzina dove si trovava il corpo del ragazzo svenuto. La vittima dell’aggressione è un frequentatore abituale del bar e poco prima si trovava fuori della porta a bere una birra.

Mentre l’ambulanza trasportava il ferito, un algerino di 33 anni, pregiudicato, al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna (dove verrà ricoverato nel reparto di chirurgia maxillofacciale, con una prognosi di 60 giorni per la frattura dello zigomo sinistro), gli agenti hanno sentito alcuni testimoni.

In base alla ricostruzione fornita alle forze dell’ordine, ad aggredire il 33enne sono state due persone, anch’essi frequentatori saltuari del bar, che dopo il pestaggio si sono allontanati in sella a una bicicletta di colore bianco, imboccando una via limitrofa. Le ricerche sono scattate immediatamente e hanno permesso di rintracciare in poco tempo una persona corrispondente alla descrizione e che presentava i vestiti intrisi di sangue e alcune ferite al volto.

L’uomo, completamente ubriaco, identificato successivamente per Mohamed Anouar Ben Mond Laribi, tunisino di 34 anni, pluripregiudicato e con numerosi precedenti per rissa, resistenza a pubblico ufficiale, rapina e lesioni aggravate, era ancora in sella alla bicicletta bianca, anch’essa sporca di sangue. All’atto del fermo, il tunisino ha lasciato cadere a terra un lettore mp3 i-phod e un telefono cellulare marca Samsung, di cui non sapeva dire la provenienza ai poliziotti che li avevano raccolti e sequestrati.

Anche il 34enne è stato portato in ospedale per essere medicato. a qui è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni per ferite multiple al volto, contusione alla gamba sinistra e intossicazione alcolica. Una volta dimesso, il tunisino è stato condotto in questura per procedere all’arresto per i reati di lesioni personali aggravate in concorso con persona al momento ignota.

Sono in corso ulteriori indagini da parte della squadra mobile estense finalizzate ad identificare la persona rimasta ignota e i motivi del pestaggio. L’algerino ferito, quando riprenderà conoscenza, potrebbe fornire elementi utili alle indagini.

Il bar Shell era già finito sulle cronache locali per un fatto di sangue ben più grave. Quello che la notte del 6 giugno aveva visto morire Massimo Ferraresi nel corso di una rissa.

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