Attualità
9 Dicembre 2019
Tanti volontari di tutte le età hanno partecipato all’azione di piantumazione in via Gramicia per creare una Ferrara sempre più verde

Sessanta alberi per formare la ‘green belt’ estense

di Redazione | 2 min

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C’è chi l’8 dicembre fa l’albero di Natale e c’è chi invece lo pianta. Questa è stata la decisione di molti volontari che hanno scelto di passare il loro pomeriggio del giorno dell’immacolata partecipando all’iniziativa “Riforesta Fe”, organizzata dalle associazioni Fridays For Future Ferrara, insieme a Teachers For Future, Parents For Future e La Voce degli Alberi, che per la terza domenica di fila prosegue nella sua opera di rinvigorimento del verde cittadino.

Dalle ore 15 un folto gruppo di volontari e di membri delle varie associazioni si sono radunati presso via Gramicia, poco prima dell’ingresso del campeggio comunale, all’altezza della ciclabile che collega il Cus a Malborghetto, per proseguire l’opera di piantumazione di alberi, già iniziata i precedenti week-end.

Nel corso della giornata sono stati piantati 63 alberi tra querce, olmi, tassi, bagolari, frassini, tigli, carpini e sorbi. Tutte piante autoctone donate da vivai (Garden Arcobaleno, Zerbini), dal Centro Idea (che ha contribuito con una quindicina di alberi) e da privati, che andranno a formare il corridoio verde di circa un chilometro che dia refrigerio e protezione secondo i principi di ‘green belt’, una norma che regola il controllo dello sviluppo urbano.

“L’idea – spiega Marco Falciano di Fridays For Future – è che debba essere mantenuta, attorno ai centri abitati, una fascia verde occupata da boschi, terreni coltivati e luoghi di svago all’aria aperta. Lo scopo fondamentale di una cintura verde è impedire la scomposta proliferazione di costruzioni che vadano ad inquinare questo spazio di rispetto”.

L’iniziativa ha potuto prendere vita grazie consulenza dei Tree Climbers e i permessi dati dall’Ufficio Verde e dall’assessorato ambiente del Comune che ha contribuito donando fondi e terriccio.

“Questo vuole essere il punto di partenza per tanti altri progetti – specifica Falciano – siamo lieti di vedere tanta disponibilità e partecipazione da parte dei cittadini che hanno dato una risposta costruttiva a quest’idea, costituendo un gruppo eterogeneo di persone di tutte le età, dalle famiglie con bambini, agli anziani e ai ragazzi, tutti con l’obiettivo di ritrovare il contatto diretto con la natura”.

Il progetto punta sempre di più anche al coinvolgimento delle scuole. “Da giugno – dichiara Noemi Urbinati di Teachers For Future – stanno partendo diverse azioni collegate tra loro per far partecipare le scuole, soprattutto superiori, con l’idea di espandere la cosa anche alle medie e alle elementari per abituare i bambini al contatto con le piante e far capire loro l’importanza che hanno per l’ambiente”.

Tutti questi sforzi sono volti a consolidare una sinergia tra i vari gruppi uniti da obiettivi ambientalisti per ridare a Ferrara un nuovo cuore verde pulsante.

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