Cronaca
15 Settembre 2010
Convalidato l’arresto di Alberto Vecchi dopo la follia di sabato notte

Mandò all’ospedale padre e CC, resta in carcere

di Redazione | 2 min

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Inchiesta Pma. La Procura si affiderà anche a un medico legale

Oltre ai consulenti informatici già incaricati, nell'inchiesta relativa al Cento di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale del Delta di Lagosanto, la Procura di Ferrara nominerà anche un medico legale. Il professionista avrà l'importante compito di accertare eventuali profili di responsabilità che, allo stato attuale, gli inquirenti ipotizzano a carico dei sanitari coinvolti

Resta in cella Alberto Vecchi, il 40enne di San Bartolomeo protagonista sabato scorso di una notte di follia. Quella sera l’uomo rientra a casa ubriaco intorno alle 20. Prima minaccia il padre e poi lo picchia con un bastone. I genitori chiamano il 112 per fermare la furia del figlio e cercano di scappare salendo su un furgone. Per tutta risposta il 40enne prova a fermarli con un forcone, mancando fortunatamente il padre.

Quando arriva la gazzella dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Ferrara, Vecchi aggredisce due militari, provocando loro delle contusioni, giudicate successivamente al pronto soccorso guaribili in 15 e 5 giorni. Dopo la prima aggressione, l’uomo, vistosi alle strette, ha impugnato un coltello da cucina minacciando di tagliarsi le vene se i carabinieri non se ne fossero andati.

Non senza fatica i militari sono riusciti a farlo desistere e a riportarlo a più miti consigli. Ma una volta gettato il coltello, il 40enne ha provato a fuggire correndo per i campi, salendo sui tetti delle case, costringendo i carabinieri a un folle inseguimento terminato solo intorno alla mezzanotte, quando sono riusciti a bloccarlo.

Ieri mattina, durante l’udienza, il gip Monica Bighetti ha convalidato l’arresto per lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. L’avvocato difensore, Guido Menarini, aveva chiesto la detenzione in una struttura terapeutica, per curare i problemi di alcol del suo assistito, e in seconda istanza il permesso lavorativo per continuare la sua attività all’interno dell’azienda agricola di famiglia. Ma il giudice è stato irremovibile e vecchi è tornato all’Arginone.

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