di Cecilia Gallotta
Un silenzioso massacro. E’ quello a cui lunedì sera è stata ridata voce, anche attraverso i suoni della performer Eva Croce, in arte Eva de Adamo, in occasione del TDoR – Transgender Day of Remembrance – in un momento “sia politico che celebrativo” come lo definisce la stessa artista, organizzato dal gruppo Transfer in collaborazione con Circomassimo Arcigay-Arcilesbica, Agedo e Famiglie Arcobaleno.
“Solitamente per il TDoR si fa un elenco per la memoria delle persone trans uccise durante l’anno – spiega Eva, ferrarese, e musicista elettronica da 35 anni – ma nel fare questa ricerca ci siamo accorti che c’era un gran numero di persone anonime, perché in commissariato di polizia erano registrati i nomi maschili”.
Così, la memoria di tutti è riaffiorata tra le luci delle candele che i partecipanti hanno potuto accendere, ad una ad una, in una sorta di rituale laico, mentre le sonorità di Eva de Adamo riportavano all’orecchio e all’animo la crescente inquietudine provocata dal macabro video, proiettato a stralci fra luci e ombre, del massacro di Dandara dos Santos, transgender brasiliana di 42 anni, torturata e uccisa nel febbraio di quest’anno.
“Quel che preoccupa è i carnefici fossero talmente sicuri di farla franca, da pensare addirittura di poter filmare la cosa”: le prime vittime dunque, di un sistema “che riguarda tutti, e di cui le stesse autorità e forze dell’ordine si rendono complici”.
E la rappresentanza politica, lunedì sera, ha visto il volto della consigliera Paola Peruffo, che, in qualità di vicepresidente della commissione Pari Opportunità, ritiene “fondamentale dare voce alle minoranze, per le quali la presenza delle istituzioni è fondamentale”. D’accordo anche la presidente di Circomassimo Manuela Macario, che ringrazia della presenza “anche se speravo in una maggiore partecipazione politica”.
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