Da alcune mattine, giungendo da Ferrara, mi reco all’ingresso 2 del parcheggio di Cona per cercare di parcheggiare la macchina e, fra le 8,00 e le 8,45, trovo una fila interminabile di utenti diretti al parcheggio universitario che costringe gli altri a una lunghissima coda.
Si tratta,in massima parte, di studenti che – avendo a disposizione un comodo e gratuito parcheggio – utilizzano tale possibilità.
Due osservazioni. Innanzi tutto vengono favoriti gli studenti benestanti che possono permettersi una macchina (e spesso, a quanto ho notato, si tratta di macchine nuove e costosette). In secondo luogo – ed è l’aspetto più grave – non si favorisce certo il trasporto pubblico.
E’ inutile fare campagne contro l’inquinamento, attivare blocchi o giornate ecologiche, quando non si favorisce l’uso degli autobus o del treno che arriva a Cona. Se uno studente figlio di papà ha la sua bella macchina e un parcheggio comodo e gratuito, perchè deve fare la fatica di prendere l’autobus?
I verdi, gli ambientalisti come Fiorentini e gli ecologisti delle varie scuole si sono posti il problema?
Possibile che proprio vicino all’ospedale debbano aumentare le emissioni nocive?
Capisco che l’Università le studi tutte per attirare gli studenti e incassare le tasse universitarie, ma a tutto c’è un limite, specie se si ha a cuore la lotta contro l’inquinamento atmosferico.
Molti studenti, ad esempio, viaggiano da soli al volante. Perchè, oltre ad incentivare l’uso dei mezzi pubblici, non si obbligano gli universitari ad utilizzare il “care sharing” o a disincentivare l’uso dell’automobile (quanto meno concedendo l’accesso,tanto per dire, solo a quelli in regola con gli esami o ai “fuori sede”)?
Salvina Bassi