Lettere al Direttore
17 Novembre 2017

Venditore di culotte

di Redazione | 3 min

Il venditore di culotte, front man di Hera, facente funzione di sindaco di Ferrara, ha proprio deciso di affidare il governo della città all’opposizione. Di certo questa vicenda è la goccia che farà traboccare il vaso. Tagliani riceverà un premio dal PD per l’ottimo apporto al ricambio democratico del governo della città.

L’analisi sulla sperimentazione del sistema a culotte (dettata da Hera?) (sistema ormai classificato come il peggiore in Italia per la gestione della raccolta differenziata e più volte dismesso da città importanti come Bolzano ed Alessandria), è piena di cialtronerie.

La più bella (meglio ridere) è “l’incaglio meccanico”!

Hera ed i suoi ingegneri dovrebbero sapere che a lingua italiana utilizza quel sostantivo maschile con riferimento ad una imbarcazione (arenata) o ad una pratica (incagliata). Alle culotte mangia soldi non era mai stato associato l’incaglio! Oltretutto, senza alcun pudore, il venditore di culotte, dopo aver fallito la vendita del raddoppio del teleriscaldamento, attribuisce la colpa dell’incaglio ai presunti cittadini furbastri, che pretenderebbero di far entrare sacchetti troppo panciuti nella culotta-ingrassa-soci privati di Hera.

E non si vergogna!

L’altra cialtroneria che dimostra la totale ignoranza di Tagliani sull’argomento è la percentuale di differenziata, sventolata come un successo assoluto dell’operazione culotte. Ora tutti sanno che importante è riciclare, non solo differenziare, magari per bruciare nel cancrovalorizzatore gran parte del separato dai cittadini gratuitamente. Gli obbiettivi regionali, infatti, riguardano la differenziazione certamente, ma soprattutto il riciclo effettivo, cioè la quantità di materiale concretamente venduta ai vari consorzi del riciclo (plastica, carta, legno, metalli vari ecc.…) o trasformata in compost (per l’umido).

Ed è certo che la differenziazione richiesta ai cittadini è assolutamente gratuita, dal momento che il venditore di culotte non dice quanto calerà la Tari per chi seguirà alla lettera le imposizioni strampalate di Hera e si aggrappa, per svicolare al tema, ad un presunto fondo incentivante, anch’esso certamente alimentato dalle tasse locali prelevate dalle tasche dei cittadini. Eppure i profitti di Hera ed i dividendi ai soci privati aumenteranno certamente con l’operazione culotte! In altri termini noi differenziamo a gratis e i soci privati di Hera si arricchiscono!

Ed il cancrovalorizzatore che fine farà? Continuerà a pieno regime a diffondere nell’aria quanto di più nocivo ci sia per la salute delle persone e per l’ambiente? Certamente! Il venditore di culotte non ne fa cenno, glissa, sa che l’operazione dal punto di vista ambientale e sanitario è fallimentare! Più bruci e più guadagni, questo è il motto di Hera e dei suoi promoter! Il PD locale, da sempre subalterno a Hera (dove le trovi quelle poltrone e qugli stipendi?), osserva, fa orecchio da mercante e perde voti.

Vedo molte somiglianze con la simpatica banda Bassotti.

Peccato che nemmeno della simpatia sia rimasta traccia in questo P(artito) D(istante) dai cittadini.

Valentino Tavolazzi

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