Scandalo donazioni Covid. Richetti: “E’ inaccettabile, serve trasparenza”
Una Ferrara repubblicana, liberale e democratica. Questo l’obiettivo del Pri, parte della coalizione di centrosinistra, a supporto della candidatura a sindaco di Fabio Anselmo
Una Ferrara repubblicana, liberale e democratica. Questo l’obiettivo del Pri, parte della coalizione di centrosinistra, a supporto della candidatura a sindaco di Fabio Anselmo
La destra ferrarese continua ad agitare in maniera strumentale il criterio di "residenzialità storica" per ottenere un alloggio popolare, dimenticando quello che non ha fatto in questi anni: garantire davvero una casa dignitosa a chi ne ha bisogno
Nell'ultima settimana due sono stati gli incontri a Villanova con Fabio Anselmo e Sabrina Pignedoli e, dice Maria Teresa Pistocchi del Movimento 5 Stelle, "un sos corale si leva dalle piccole frazioni rurali del Comune di Ferrara"
“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin
La Conferenza delle donne democratiche di Ferrara, all’indomani di un Primo Maggio che ci ha parlato di lavoro precario, lavoro non sicuro, lavoro povero, ha organizzato un momento di approfondimento sui diritti delle donne
Sospendere l’uso della Carta smeraldo per l’attivazione dei cassonetti a calotta e un impegno per la riduzione dei rifiuti inceneriti dal termovalorizzatore di Hera. È quanto richiede Francesco Rendine (Gol) con una mozione presentata al Consiglio comunale.
“La città di Ferrara non lamentava grossi problemi ambientali e igienici fino all’introduzione dei cassonetti elettronici apribili con la sola carta smeraldo”, rileva il consigliere che osserva anche come si siano verificate “svariate anomalie funzionali del dispositivo elettronico di apertura della calotta di posizionamento rifiuto e, che molti cittadini impossibilitati ad usare gli appositi contenitori hanno lasciato i propri rifiuti indifferenziati in terra, con il risultato che i sacchetti dell’immondizia, stanno trasformando le strade in piccole discariche a cielo aperto”.
Per Rendine è il nuovo sistema in sé ad essere sbagliato e lo afferma citando gli esempi di altre realtà in cui la multiutility ha attivato esperimenti simili con risultati che, afferma il consigliere, hanno portato a un “fallimento”.
La seconda questione è invece relativa all’abbassamento della quota di rifiuto indifferenziato mandato all’inceneritore, e per questo Rendine propone che l’Amministrazione comunale si impegni “per ridurre sensibilmente le 130.000 tonn/anno di rifiuti che possono essere bruciati presso l’inceneritore cittadino”.
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