Politica
28 Ottobre 2017
Lorenzo Marcucci, consigliere M5S Ferrara: “È lei ad avere poco rispetto dei cittadini”

Il blogger della Gad ‘sfida’ Tagliani a un incontro pubblico

di Redazione | 2 min

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"I diritti dei più deboli sono sempre stati a me particolarmente a cuore. Parlo della popolazione anziana ma non solo, parlo anche degli immigrati e parlo di tutte le persone che hanno diritti negati o sminuiti rispetto ad altri". Parte da qui Fabio Anselmo, durante la presentazione del programma, per tirarsi fuori dalla scarpa un altro paio di sassolini particolarmente fastidiosi

Lui e il suo gruppo consiliare erano stati accusati dal sindaco di avere poco rispetto dei cittadini. Questo perché, durante la seduta con ordine del giorno lo ius soli, il Movimento 5 Stelle aveva scelto di non partecipare al voto uscendo dall’aula.

E allora Lorenzo Marcucci, il blogger della Gad con il suo “Zonastadio” e ora tra i banchi dei grillini, prende carta e penna (schermo e tastiera) e replica alle parole di Tagliani rimandando ogni accusa al mittente.

In primis dicendosi stupito che “nessuno della maggioranza, nemmeno lei, sia entrato nel merito del nostro “j’accuse”: nella città che amministra, non si agisce efficacemente contro l’esclusione del diverso, che a oggi é prevalentemente ghettizzato in un quartiere”.

Secondo Marcucci invece il sindaco “ha preferito osservare che uscire dall’aula é stato un segno di poco rispetto, perché «ascoltare quello che dicono i colleghi che rappresentano dei cittadini é un segno di rispetto soprattutto se é la prima seduta alla quale uno partecipa». Inoltre, secondo lei, il «problema del paese é avere poco rispetto della democrazia dal basso», di non capire che il «confronto vuol dire mettersi a discutere con una persona nell’ipotesi di poter cambiare la propria opinione», che é necessario «l’incontro con i cittadini per valutare ciò che é opportuno»”. 

Per il neoconsigliere si tratta di parole che vengono dalla stessa persona “che ha rifiutato l’invito di una associazione di cittadini per discutere i problemi della Gad nel periodo pre-elettorale. L’impegno addotto era andare a tagliare una torta per inaugurare un partito che oggi siede nella maggioranza”. 

La stessa persona “che in tre anni si é vista alla Gad, di fronte ai cittadini, solo il giorno prima della manifestazione della Lega. La stessa persona che ha ignorato, nei fatti, petizioni di ormai migliaia di firme di suoi concittadini”.
Ecco allora la proposta, che ha il sapore della sfida: “in accordo con i miei colleghi, la invito ufficialmente a un dibattito pubblico fra me e lei sul tema Gad. Senza testo preparato, come piace a lei. Mi dica quando può, ma le chiedo di lasciarmi fissare il posto: ll mio quartiere, la “Gad”. Perché
«non avere il rispetto delle istituzioni», con una piccola licenza grammaticale, si può leggere in due modi. Può significare che io non ho dato il giusto rispetto alle istituzioni, ma anche che le istituzioni non mi hanno dato il giusto rispetto. Per quel che mi riguarda, come residente Gad, sono vere entrambe, ma cronologicamente invertite”.

Infine un ultima frecciata: “Se posso suggerirle: in questi giorni la sua giunta ha organizzato una due giorni di pugilato al grattacielo. La “location” direi che è perfetta”.

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