Sono cresciuta a Jolanda di Savoia e da oltre un decennio percorro quotidianamente, per motivi di lavoro, la strada provinciale “Gran Linea”, tratto Jolanda di Savoia-Copparo.
Di questa strada conosco tutti i punti pericolosi: i tratti di strada con la striscia bianca sbiadita o assente, ogni avvallamento, ogni crepa, ogni fenditura, il tratto di asfalto reso scivoloso dal fango incollato alle ruote di camion pesanti di “Clara” che entrano ed escono dalla discarica della Crispa.
Sono un’autista esperta ed attenta, ma quel martedì 17, la nebbia era molto fitta, la visibilità inesistente, tanto che dopo pochi chilometri, senza i riferimenti della linea di mezzeria e dei bordi stradali, non ho più capito dov’ero, mi ha preso l’ansia, avrei voluto tornare indietro, ma non capivo dove avrei potuto fare manovra e temevo una collisione con altre auto provenienti nell’altro senso di marcia, pareva che il tempo si fosse fermato, finalmente sono uscita incolume da tale frangente.
Chiedo di intervenire subito, ognuno per le proprie competenze, il periodo delle nebbie è appena iniziato e il rischio che ci “scappi il morto” è reale.
Qualora dovessi essere vittima di un incidente su questo tratto stradale o tratti analoghi, non pensate di attribuirlo a disattenzione, all’alta velocità, al colpo di sonno, all’uso di cellulare, all’abuso di alcool, ad un malore, ecc., Chi ha in capo l’obbligo della manutenzione ed il controllo che venga fatta, ne sarà responsabile, per la cronica incuria della strada segno a mio avviso di disinteresse verso la popolazione.
Silvia Boschetti