Politica
7 Ottobre 2017
Lodi denuncia ingenti spese: 250mila euro in tre anni. L’assessore Sapigni: “Lo so, gli abbiamo dato noi i dati”

La Lega Nord contro il campo nomadi: “Razzismo al contrario”. Ma sono tutti italiani

di Redazione | 3 min

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di Simone Pesci

Il segretario comunale della Lega Nord Nicola Lodi fa scattare l’allarme rosso sulle spese – “pagate da noi cittadini”, gli preme sottolineare – di gestione del campo nomadi di via Delle Bonifiche, che già “l’anno passato era finito al centro delle nostre attenzioni perché che ci eravamo già entrati”.

Il rendiconto presentato dal leader del Carroccio locale, infatti, dice che negli ultimi tre anni le spese ammontano a oltre 250mila euro: “nel triennio 2015-2017 ci sono stati 98mila euro per spese di corrente elettrica; 23mila di spese idriche e oltre 20mila fra gas, pulizia caditoie e vasche biologiche”. Con l’ammontare in “costante crescita, che significa che forse sono aumentati gli ospiti: ci dicono che sono 30-40, ma nemmeno in hotel, pro capite, si spendono cifre del genere”.

Cifre a cui vanno aggiunti 50mila euro “per il rifacimento dell’impianto idrico” e 20mila “per la messa in sicurezza di un muro”. Inoltre la “capacità di portata elettrica del campo nomadi è di 68 kw, mentre in una casa normale ce ne sono 3”.

Lodi aggiunge anche i 43mila euro utilizzati per il rifacimento dei bagni, un lavoro avvenuto nel 2016: “per rifarli sono stati usati soldi derivati dai finanziamenti per il terremoto che aveva causato una piccola crepa nei suddetti bagni – esclama Lodi -. E’ uno scandalo che ci siano dei cittadini italiani a Bondeno e non solo, che stiano ancora aspettando i soldi, mentre per i nomadi è già stata trovata la somma”.

Da qui, ‘Naomo’, lancia una provocazione: “l’amministrazione non dica che è integrazione, chi ci vive non può stare in quel campo e, soprattutto, a quelle cifre. Se hanno degli aiuti che vadano a vivere in affitto, e se mi si viene a dire che quella è la loro cultura non ci sto. A quel punto inviteremo gli italiani che sono in difficoltà a vivere in quel campo, dove avranno luce, acqua, gas gratis per oltre 100 mila euro”.

Una spesa che “se moltiplichiamo per 20 anni, il tempo che esiste il campo nomadi, dà come risultato quanti ferraresi avremmo potuto integrare”.

“Questo – conclude Lodi – è un vero e proprio razzismo al contrario. Sapigni, Tagliani? Da lunedì chiudano quel campo di via Delle Bonifiche”.

Peccato però che tutti quelli che vivono nel campo di Via delle Bonifiche siano tutti italiani. Si tratta di 13 famiglie, per un totale di 45/50, fa sapere a Estense.com l’assessore ai servizi sociali Chiara Sapigni, che non si dice meravigliata dalla notizia di così ingenti somme spese per il campo: “le conosco bene, abbiamo fornito noi al consigliere della Lega Nord Giovanni Cavicchi i dati che ci ha chiesto”.

Quanto al campo, “si tratta di una realtà tra le più piccole in Emilia-Romagna, abitata da sinti, non da rom e, insieme alla Regione stiamo cercando di andare verso l’eliminazione di queste situazioni”. Di recente 5 famiglie sono uscite infatti dal campo accettando l’invito delle due amministrazioni (comunale e regionale), “ma non possiamo forzare nessuno”.

L’assessore non nasconde i problemi che ci sono, a partire dai “grandissimi costi per le utenze” e fa sapere che “stiamo lavorando per dotare entro la fine del prossimo anno tutte le famiglie di allacciamenti autonomi alla rete elettrica, di modo che ognuno paghi responsabilmente quello che consuma”.

Un altro investimento dell’amministrazione “è rivolto verso il tema educativo: i bambini di queste famiglie frequentano le scuole, siamo in contatto con i dirigenti scolastici dei vari istituti; alcuni frequentano le superiori”. E a questo l’assessore vuole puntare “alla formazione scolastica e lavorativa, per cercare di avviare chi non lavora verso una professione; certo di questi tempi non è facile, ma i percorsi formativi possono essere utili all’integrazione”.

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