Cronaca
7 Ottobre 2017
Appostamento della polizia grazie a una "fonte confidenziale". Cinque mesi di reclusione per evasione e spaccio

Arrestato un pusher che doveva essere già in carcere

di Redazione | 1 min

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(foto di archivio)

È merito delle utili indicazioni giunte da una “fonte confidenziale” l’operazione che ha portato all’arresto di un pusher tunisino di 32 anni, sul quale gravava un ordine di carcerazione per evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Grazie alla testimonianza di questa fonte confidenziale, la Squadra Mobile ha disposto un servizio di appostamento nei pressi del domicilio del ricercato, in Italia senza fissa dimora. L’attività ha permesso di fermare il 32enne che ha tentato di darsi a precipitosa fuga, prima di essere nuovamente bloccato dagli agenti.

I successivi accertamenti attraverso la banca dati Sdi  (sistema di indagine)  hanno permesso di evidenziare che l’uomo era gravato da un ordine di carcere emesso dalla procura di Bologna per un cumulo di pene per un totale di 5 mesi e 3 giorni, in relazione alla consumazione di reati per evasione e spaccio.

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