Politica
21 Settembre 2017
Dopo la cacciata del vicesindaco Finotti, il partito all’opposizione anche a Ferrara

Codigoro, passo ‘antistorico’ del Psi

di Redazione | 3 min

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Netta presa di posizione da parte del Partito Socialista ferrarese, che annuncia una scelta antistorica, come la definisce Davide Stabellini: “Faremo un passo oltre l’ostacolo e ci siederemo dietro i banchi dell’opposizione”. Il Psi, quindi, si smarca dal Pd e farà un gruppo misto a Ferrara e Codigoro, a causa delle recenti vicissitudini.

Rita Cinti Luciani fa il punto: “il rimpasto di giunta operato dal Pd di Ferrara nello scorso giugno, e il ritiro delle deleghe al vicesindaco di Codigoro Marco Finotti, dimostrano che non siamo più ritenuti necessari. Non siamo stati informati delle scelte per tempo: noi invece crediamo in una politica fatta di dignità e confronto”. Da queste parole traspare tanta amarezza: “E’ una decisione sofferta – spiega Cinti Luciani -. A livello nazionale siamo ritenuti fondamentali, a livello locale tutto il contrario”.

La vicenda di Codigoro, nata da quando la sindaca Alice Zanardi dichiarò di voler aumentare le tasse a chi avesse ospitato i migranti, con il conseguente botta e risposta con il vicesindaco – fino a ieri – Finotti è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: “La decisione è apparsa prima sui giornali, poi Zanardi ha telefonato a Finotti per comunicargli la sua scelta dicendo che non sapesse dell’articolo. Decisione, per altro, immotivata. E’ forse perché Finotti appartiene al Psi? Non lo sa nessuno. Crediamo sia una scelta precisa da parte della sindaca di rompere il rapporti col Psi”.

E’ lo stesso Marco Finotti a dare la propria versione dei fatti, sostenendo che “da quando capitò la vicenda dei migranti Zanardi non si è mai fatta sentire”, non chiedendo mai all’interessato “delucidazioni a proposito delle mie dichiarazioni: ci siamo anche incontrati due volte, ma non siamo mai tornati sulla vicenda”. L’unica telefonata di Zanardi a Finotti è partita 20 giorni fa: “Mi ha consigliato di dare le dimissioni”.

L’ex vicesindaco di Codigoro risponde anche all’accusa di non riuscire a tenere rapporti personali: “Zanardi ha fatto una cena per festeggiare la vittoria dell’elezioni che abbiamo – lui e il consigliere comunale del Psi Francesco Fabbri – appreso solo da Facebook. Ha preso delle decisioni senza confrontarci. Chi è, dunque, che non tiene i rapporti? A lei ricordo anche che, senza di noi, rappresenta il 35% dei votanti. Adesso il primo partito di Codigoro è il M5S, senza di noi non avrebbe mai avuto la carica e se è coerente deve dimettersi”.

“Abbiamo sempre garantito impegno politico dove siamo stati chiamati in causa – commenta Davide Stabellini -. Siamo preoccupati per l’instabilità venuta alla luce a livello provinciale: anche a Ferrara, però, c’è un clima che non fa ben sperare”.

Il Psi, quindi, non ha paura di ripartire da solo facendo gruppo misto, come spiega Deanna Marescotti: “Non ho paura di sedermi ai banchi dell’opposizione. Magari qualche volta sarò anche più libera di dire la mia opinione”.

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