Paola Peruffo
Parla di reazioni scomposte nel centrosinistra, Paola Peruffo (Forza Italia) dopo l’annuncio dell’arrivo di 12 militari a Ferrara.
«Il primo effetto dell’invio del contingente dell’Esercito a Ferrara per l’iniziativa “Strade sicure” è stato quello di creare ulteriore confusione nella, già fragile, sinistra di governo – afferma la consigliera comunale -. Sono sempre più sconcertata delle reazioni scomposte di una sinistra locale sempre meno in grado di governare la città: prima vengono invocati rinforzi per carenze di organico delle forze dell’ordine (senza specificare per quali contingenti) poi da più parti della stessa Giunta – compreso il sindaco – ci si dichiara scettici sulla decisione presa da esponenti governativi del proprio partito. Tutto questo mentre la stragrande maggioranza dei cittadini accoglie a braccia aperte il rafforzamento dei presidi di sicurezza sul territorio. Difficile non leggere in tutto questo una stregua difesa dell’identità ideologica e di un’ostinata coerenza a sé stessi che contrasta con i problemi reali e fa passare in secondo piano il rischio di continuare ad assistere impotenti a fenomeni come risse violente, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, che si stanno estendendo a macchia d’olio nei quartieri non più solo periferici della città».
«Tra le reazioni scomposte – afferma la coordinatrice provinciale di Forza Italia – quella di Leonardo Fiorentini che abbandona la presidenza della Commissione sulla Sicurezza, palesando uno strappo sempre più netto tra il Pd e le altre anime della sinistra, dall’altro, amministrativamente parlando, bocciando, senza neppure il beneficio del dubbio, un’operazione nata con l’unico scopo di rendere più sicura la città. Altri esponenti di sinistra lanciano slogan come “più bibliotecari e meno soldati in Gad”: come se in questi anni non si fosse provato in più occasioni ad attivare iniziative culturali, integrative e inclusive nel quartiere, come se non fosse mai stato lanciato alcun allarme sulla carenza di uomini e mezzi delle forze dell’ordine oltre che sull’impossibilità di intervenire da parte della polizia municipale nei confronti di bande di delinquenti nelle aree prospicienti il grattacelo e la stazione. Certo – conclude Peruffo -, realisticamente parlando, non si può pensare che 12 uomini risolvano tutti i problemi di ordine pubblico delle aree più difficili della città. Verosimilmente saranno impiegati per la sorveglianza di luoghi sensibili, consentendo di conseguenza a polizia e carabinieri una maggiore presenza operativa dove serve. Come cittadini aspettiamo che a questi provvedimenti seguano atti parlamentari concreti per una maggiore incisività negli interventi, partendo dal principio della certezza della pena e da espulsioni rapide per gli stranieri che delinquono».
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