Lettere al Direttore
15 Settembre 2017

L’esercito in Gad serve solo alla politica

di Redazione | 4 min

Le decisioni prese ieri in merito alla sicurezza a Ferrara, precisamente in zona Giardino -Doro, con la chiamata dell’esercito meritavano una riflessione ecco dunque poche righe sull’argomento. Prima di tutto chiarisco che a mio parere l’approvazione dell’esercito in città da parte del PD Ferrarese sintetizza diversi anni di mala-gestione della città da parte di questo partito, che oramai non sa più come arginare il malcontento serpeggiante , ma non poi cosi’ tanto. Una sconfitta del PD a tutto campo quindi, se non altro perchè artefice di una capriola a 360°. Come illustrava un articolo di questa vostra testata le dichiarazioni pregresse dei vari componenti del partito democratico raffiguranti una virata degna delle migliori edizioni di America’ cup non si contano davvero. Entrando nel merito della misura pero’ i dubbi rimangono riguardo alla reale efficacia del provvedimento. A mio avviso non saranno 12 militari a ridare ai quartieri interessati (che ora sono anche quelli centrali) i fasti di un tempo. Come scrivevamo in un’ altra lettera l’operazione “strade sicure” in diverse realtà , come Milano, Roma e Napoli non ha dato i frutti sperati, lo decretano le statistiche del ministero e i sondaggi ISTAT , non certo noi. Ad una perlustrazione che porta a più arresti e segnalazioni sembrerebbe non andare di pari passo un senso di sicurezza dei cittadini, un reale miglioramento insomma. Analizzando ancora di più nel dettaglio la situazione ferrarese non si comprende , ad esempio, come si possano conciliare misure come il Daspo urbano, approvato poche settimane fa, i militari e risultati tangibili in tema di eliminazione vera del degrado. Da una parte si preleverebbero i recidivi o chi delinque (di norma richiedenti asilo) con più efficacia grazie all’esercito in attività, ,così affermano i fautori della decisione, ma proprio grazie al Daspo urbano li si sposterebbe comunque “un po’ più in là” , in altre zone , rimanendo pur sempre sul territorio. Con il risultato che altre aree sarebbero interessate direttamente dalle attività dei “ricollocati”, perchè come è ovvio chi spaccia in viale 4 novembre non svolge certo il libero professionista in via Pomposa. Questi dubbi mi sembrano legittimi e spero qualcuno possa chiarirli. Ribadisco un mio pensiero ,In quartiere giardino-Doro non serve l’esercito ma servono le espulsioni di chi e’ recidivo o come minimo un reale arresto prolungato,non un mero spostamento, di chi da sempre è dedito a spaccio e risse. Il ragionamento in merito è semplice. Il degrado in zona è dato in stragrande maggioranza da extracomunitari che sono avulsi dal tessuto cittadino. Non è solo un fatto di reato commesso il giorno X, è un fatto di “presenza” sul territorio ,di usanze diverse, mentalita’ inadatta ad una certa realta’, di situazione contingente creatasi. Con i 12 militari si avrà solo un effetto e cioè diversi articoli e dichiarazioni in più dei vari partiti che “mangiano politicamente” sui problemi, per qualche giorno, ma pochi cambi sostanziali della situazione. Proposte alternative? Prima di tutto incentivare , ovviamente, le espulsioni che eliminano “letteralmente” il degrado dalla città. Spesso viene detto che non si puo’ fare questo , per vari motivi, anche economici ma allora come mai pochi mesi fa sono stati rimpatriati coattamente alcuni rumeni?Se si possono rimpatriare soggetti di questa nazionalità perchè non lo si puo’ fare con gli extracomunitari? Ricordiamo che la pratica del rimpatrio è prevista da Frontex . Come seconda proposta perchè non istituire camere di sicurezza in città dove detenere realmente i delinquenti identificati, che alla fine hanno sulle spalle decine di arresti pregressi sempre per i medesimi reati? Un percorso alternativo al carcere ordinario quindi, proprio in relazione stretta con la situazione GAD. In questo modo si impedirebbero scarcerazioni lampo e allo stesso tempo si darebbe tempo per organizzare le pratiche di espulsione. Ultimamente la politica locale insegue secondo me i problemi a colpi di propaganda ma si dimentica di studiare vere misure risolutive. L’esercito in GAD serve un po’ a tutti ,per un po’, ma solo dal punto di vista propagandistico. Da un lato il PD puo’ cercare di non perdere voti emorragici in città correndo ai ripari dettati dalle varie associazioni “apartitiche” e dall’altro le opposizioni possono dichiarare i vari “Noi l’avevamo detto”. La domanda vera da porsi pero’ è:” In realtà per l’anziano che cammina solo in Piazza Castellina la situazione sarà davvero diversa con 12 persone in più a controllare? C’è vero motivo di giubilo? Secondo noi no. Del resto, ultimamente, non è la prima volta che la politica si limita a tenersi buoni “i moti popolari” magari di semplici gruppi di persone ma senza valutare realmente pro e contro. Siamo davanti a una politica che guarda solo l’oggi ma incapace di scelte lungimiranti e vi sono diverse vicende a testimoniarlo, non ultimo lo scempio dell’area adiacente il Paolo Mazza.

Stefano Guglielmini
Lista Ferrara Libera

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