Eventi e cultura
21 Settembre 2017
Il ministro presenta il suo ultimo libro all'Ibs. Una raccolta di racconti pubblicata dalla casa editrice della Sgarbi

Franceschini e Bignardi a Ferrara per svelare “Disadorna”

di Redazione | 3 min

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Il ministro Dario Franceschini insieme alla giornalista Daria Bignardi presenta il suo ultimo libro pubblicato dalla casa editrice di Elisabetta Sgarbi. Tre personalità ferraresi di spicco legate indissolubilmente dal romanzo “Disadorna e altre storie” che verrà presentato, manco a dirlo, a Ferrara.

L’appuntamento letterario da segnare in agenda è per sabato 23 settembre alle 21 presso la libreria Ibs.

“Disadorna” è la quarta fatica letteraria del politico ferrarese ma si discosta nettamente dalle altre. Innanzitutto è la sua prima raccolta di racconti e, aspetto forse ancora più peculiare, è la prima opera scritta da quando Renzi l’ha nominato ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. Era il 2014 e l’anno prima aveva dato alle stampe “Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado” anche se il libro più noto dal suo esordio narrativo, avvenuto nel 2006 con “Nelle vene quell’acqua d’argento”, risale al 2011 con “Daccapo”.

Il libro, edito da La Nave di Teseo di proprietà della Sgarbi, è uscito il 20 settembre, giusto in tempo per l’anteprima nella sua città, dove Franceschini sviscererà i suoi racconti in compagnia della Bignardi (reduce dalle recenti dimissioni come direttrice di Rai 3) e dell’apprezzato scrittore ferrarese Diego Marani, con letture di Alberto Rossatti, voce storica di Radio3 Rai.

Ma cosa devono aspettarsi i suoi concittadini e tutti gli altri lettori da “Disadorna”? La prefazione promette “atmosfere rarefatte e surreali” che faranno da sfondo a “quattordici storie diverse” nelle quali, “seguendo quel tocco lieve e ironico che contraddistingue il realismo magico tutto padano di Dario Franceschini”, “incontriamo uomini storditi di fronte alla vastità del mare, ci perdiamo nella nebbia che avvolge la pianura, scoviamo ricordi e amori lontani, vediamo le storie con gli occhi dei protagonisti”. Forse, ci dice l’autore, è proprio nelle cose più semplici della vita che si nasconde la felicità.

Qualche anticipazione sulle trame dei 14 racconti che Franceschini ha incluso in questa raccolta? Uno scrittore sudamericano si trasferisce in una stanza sul delta del Po e lì ritrova l’ispirazione; un novantottenne si fa prescrivere il viagra perché ha deciso di fare un figlio dopo una vita da scapolo impenitente; la notte prima della liberazione di Ferrara una madre cuce un grande tricolore che il giorno dopo il figlio antifascista sventolerà in piazza; una famiglia scopre improvvisamente che il nonno analfabeta ottantacinquenne sa suonare il violino; un ragno tesse una tela attorno a un magistrato durante un noioso e lunghissimo discorso all’inaugurazione dell’anno giudiziario; un uomo muore ma da dentro la bara sorride ai famigliari perché è felice della vita che ha vissuto; un uomo ha la passione di vedere le altre persone attraverso le fessure, come fossero inquadrature, un giorno si innamora di una donna che scorge nella fessura tra due sedili del treno. Storie diverse e fascinose partorite dalla mente del politico-scrittore nel suo tempo libero da ministro.

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