Il prefetto Michele Tortora ha scritto al Ministero per chiedere rinforzi per le forze dell’ordine a Ferrara. Una mossa che viene aspramente criticata da Nicola Lodi, segretario comunale della Lega Nord, che bolla questa richiesta come “una vera e propria farsa”.
“Abbiamo ascoltato con attenzione le parole del capo della polizia, il prefetto Gabrielli, mentre a fine luglio supercazzolava le istituzioni cittadine che pietivano, perché pungolati dalle richieste dei cittadini ormai esasperati, di inviargli qualche rinforzo – ricorda ‘Naomo’ .. Una pernacchia, questa è stata, in buona sostanza, la risposta di Gabrielli dicendo ‘il ripianamento degli organici al momento non è alla vista’. E fin qui è una commedia che abbiamo già visto a partire dalle letterine di Tagliani alla “babbo Natale” Cancellieri o alle ecoplasmatiche pattuglie della municipale in Gad”.
“Ma se fino ad ora è stata una vera e propria tragedia per i cittadini ferraresi, il ripresentarsi di tale richieste è una vera e propria farsa – attacca il leghista -. Dopo aver trasformato la Gad in un ghetto, irrisa per i paragoni che il centro non vuol sentirsi appioppare, dopo aver dato prova di una gestione dell’ordine pubblico grossolana per non voler dire dilettantesca, il prefetto domanda ora rinforzi a Roma? Ma come? Sua eccellenza non ha sentito le parole del suo collega Gabrielli oppure pensa che i ferraresi possano essere presi in giro a tal punto?”.
“Giusto l’altro giorno il Sap ricordava che l’organico è così ridotto che il questore deve guidare la propria auto, avendo dovuto assegnare altrove il suo autista – riferisce Lodi -. Parli chiaramente sig. prefetto: non faccia finta di dire che tutto va bene perché i cittadini se ne sono accorti da tempo. Se questo governo non è in grado di garantire la sicurezza dei cittadini lo dica e rivolgeremo le nostre lamentele ad un esecutivo e ad un Pd che vedono gli italiani solo come polli da spennare. Finché però lei continuerà a prendere in giro i cittadini ferraresi, i residenti della Gad e la nostra intelligenza, lei sarà parte del problema e non la soluzione”.
“Di fronte alla totale indifferenza delle istituzioni noi continueremo a documentare e sbattervi in faccia la cruda realtà col quale noi cittadini dobbiamo convivere – conclude l’esponente del Carroccio -, una sorta di arresti domiciliari imposti dalla paura di uscire di casa oramai anche di giorno per non parlare della notte. Saremo determinati e non ci rassegneremo facilmente, scenderemo in strada ad urlare la nostra rabbia fino a quando non vedremo l’esercito riportare un po’ di normalità in una città non più normale. Ora basta chiacchiere e prese in giro, vogliamo più fatti e meno spot”.
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