Tresignana
31 Luglio 2017
Sulla concessione: “la prima cosa deve essere l'interesse dei cittadini”

Parco degli Sceriffi, la replica di Pusinanti

di Redazione | 2 min

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di Pietro Perelli

Tresigallo. Non si fa attendere la replica dell’opposizione alle parole del sindaco Andrea Brancaleoni che venerdì sera aveva definito “da incompetenti” il contratto stipulato con l’Ausl per la concessione del Parco degli Sceriffi dalla giunta Volpi.

“Quando il sindaco – afferma Paola Pusinanti – dice che il contratto stipulato è una cosa da incompetenti che, a mio avviso, non è la parola giusta da utilizzare, fa riferimento a un contratto di affitto che solitamente prevede la manutenzione straordinaria a carico del proprietario e quella ordinaria a carico dell’affittuario. Il tipo di contratto stipulato con Ausl è però un contratto di concessione con il quale il sindaco di allora cercò di dare la possibilità ai cittadini di Tresigallo di usufruire di un bellissimo parco. Al posto di Volpi avrei ovviamente provato a ottenere l’area in concessione senza le spese straordinarie ma probabilmente non vi erano le condizioni e, se non ci si fosse presi a carico le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, l’Usl non avrebbe dato in concessione e ne avrebbe chiuso i cancelli”,

“Capisco – continua – che da un sindaco con una visione prettamente aziendalistica si guardi solo all’aspetto economico. Certo, se si può risparmiare sono la prima a cercare di farlo ma la prima cosa deve essere l’interesse dei cittadini e avere a disposizione quell’area era ed è di interesse pubblico”.

La polemica era nata a causa di un intervento di manutenzione che costerà alle casse comunali circa cinquantamila euro, parte dei quali destinati all’abbattimento di qualche decina di alberi che non sono più ritenuti sicuri da un agronomo incaricato dal comune.

Proprio su questo punto Paola Pusinanti ribadisce che “a fronte di una spesa così ingente e di un patrimonio ambientale importante, stiamo parlando di quarantuno piante su circa duecento, sarebbe stato opportuno richiedere il parere non solo di un esperto ma di più agronomi in modo da avere diverse relazioni confrontabili per fare una scelta che ha un alto valore economico oltre che storico e naturalistico”.

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