Attualità
11 Luglio 2017
Il silos andrebbe costruito nella palazzina ex Enel demolita in Borgoricco. La proposta contenuta nella variante del Poc

Un parcheggio di sei piani per ‘liberare’ Cortevecchia

di Elisa Fornasini | 3 min

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Novità in vista per il traffico nel centro storico estense. L’immobile ex Enel di contrada Borgoricco, demolito lo scorso anno, potrà ospitare un nuovo parcheggio multipiano per liberare dalle auto piazza Cortevecchia, che diventerebbe a sua volta un’area verde semi-pedonale.

È il cambiamento più significativo che emerge dalla terza variante urbanistica al 1° Poc (Piano operativo comunale) approvata in consiglio comunale con i voti a favore della maggioranza (Pd, Si, Fc) mentre l’opposizione si è spaccata a metà tra contrari (M5S, Gol e FdI) e astenuti (FI e Ln).

Una proposta che ha fatto molto discutere in consiglio. L’area (denominata comparto di Saint Etienne) è di proprietà della società Ivi (Italiana Valorizzazioni Immobiliari) che ha chiesto al Comune di cambiare la destinazione d’uso del futuro immobile per realizzare non più uffici e residenze ma un parcheggio ad alta rotazione con capienza di circa 100 posti disposti su 6 piani.

Un intervento finanziato da privati, quindi, che considerato il traffico indotto e le dimensioni delle strade interessate potrebbe avere un impatto significativo sulla viabilità della zona. Ecco perché in sede di progettazione, l’amministrazione propone di ‘inglobare’ in questo nuovo silos i posti auto di Cortevecchia, in modo che la piazza lasci le vesti di parcheggio per trasformarsi in un’area verde pedonale. Verrebbero comunque garantiti il passaggio dei veicoli, i posti riservati ai disabili e le operazioni di carico-discarico per le tante attività commerciali in zona.

Per mettere dei punti fermi a questa proposta, Fiorentini (Si) presenta una risoluzione in cui chiede che “i posti auto siano al massimo in egual numero rispetto a quelli rimossi dalla piazza” e che i “restanti posti siano dedicati a box/autorimesse poste in vendita o in affitto a chi vive o lavora in centro”. Il documento, sottoscritto da Bova (Fc) che sogna un “centro libero dalle auto”, non è stato approvato per un soffio (12 voti a favore e 12 contrari, 3 astenuti). Le critiche sollevate dall’opposizione (e anche dal presidente del consiglio comunale Calò nel suo primo intervento da ‘vero’ consigliere) suonano come una profezia: “Sarà un intervento che creerà problemi e polemiche”.

Durante la seduta si è discusso molto anche delle novità introdotte nella mensa scolastica con i menù vegani e vegetariani e la possibilità di portare il famoso panino da casa. Un pranzo ‘fai da te’ che, come ricordato dall’assessore Corazzari, è vietato nelle scuole comunali a causa del rischio igienico-sanitario e di contaminazione, mentre in quelle statali si rimette alla decisione dei dirigenti scolastici nel rispetto delle norme igenico sanitarie e della disponibilità di spazi (anche per posizionare frigo e microonde).

Il M5S è contrario a questa “discrezionalità dei presidi”, mentre Rendine (Gol) si lancia in una animata invettiva contro il possibile uso (su richiesta delle famiglie) delle carni trattate con rito islamico: “Ammettere in un documento italiano questa macellazione terribile e barbara, che vede tagliare la gola ad animali ancora coscienti, è vergognoso; dobbiamo trovare elementi nutrizionali che sostituiscano una pratica così cruenta per gli animali”. Fiorentini corregge il tiro e ricorda che questo tipo di macellazione segue la direttiva europea che prevede lo stordimento dell’animale prima della sua macellazione, ma il cuore animalista di Rendine continua a battere e invoca il sostegno delle associazioni animaliste.

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