“Il fallimento del progetto “Gad Up” era più che scontato”. Lo annuncia Nicola Lodi, neo segretario provinciale della Lega Nord, documentando quello che chiama ‘fallimento’ con una serie di foto che ritraggono l’area della manifestazione pressoché deserta.

Per Lodi il motivo è elementare: “Non è possibile associare eventi culturali con lotta al degrado, lo capirebbe anche un bimbo di tre anni. Rimango convinto che questo evento serva solo per la foto taglio del nastro da parte di Sapigni e componenti del Pd”.

“L’evento è deserto – riferisce – e quello che più fa arrabbiare è vedere polizia penitenziaria, vigili del fuoco e altre forze di polizia stazionare per promuovere il loro comparto a 40 gradi di un sabato afoso di luglio. Ho sempre affermato e continuerò a farlo: queste iniziative culturali non servono a nulla, con la danza e i gessetti non si combatte il crimine. Servono per rilanciare il quartiere dopo averlo ripulito dallo spaccio”.

Lodi sostiene di essere passato più volte “e la presenza dei cittadini era inesistente, zero”. “C’erano però esattamente a 20 metri – riferisce – panche occupate da spacciatori che indisturbati lavoravano, una prova certa che lo spaccio continua e queste azioni servono solo ad arricchire qualche associazione troppo vivibile al Pd”. “Modonesi e Sapigni – conclude – ammettano il fallimento e Maisto pubblichi gli importi di spesa di tale evento fallimentare. Non era meglio impiegare le forze dell’ordine a pattugliare la zona Gad invece di farli abbrustolire a 40 gradi sotto il sole?”