Sul fenomeno epocale migranti, sguardi ormai da un decennio, in generale, in Europa. Italia e a Ferrara, superficiali, reificati e malavitosi indicibili. Globalmente, i fatti sono fatti, finora ogni ricetta buonista ha moltiplicato le problematiche ovunque (lo ammettono persino illuminati come Mattarella e Gentiloni, anche la Sapigni sempre all’avanguardia eterodiretta!), hanno ragione i presunti xenofobi populisti. Ma ovunque restano visioni o già fallimentari anche per errato umanitarismo (anche in buona naturalmente FEDE, il nuovo vescovo in primis e commovente…) o soluzioni ristrette alla pur fondamentale Sicurezza come priorità…
In ogni caso altre soluzioni , sia in ottica buonista che cattivista, sinistrata o destroide secondo linguaggi convenzionali obsoleti e ancora ideologici, erano possibili e forse ancora alcune, ma facendola finita anche con certo moralismo e astrazioni presunte virtuose d’accatto che nei fatti poi favoriscono in diverse questioni attinenti, leggi ad esempio il proibizionismo, soltanto le varie mafie potenti e i loro terminali anche local insospettabili sottostanti o trasversali.
Ad esempio, prendendo atto che è impossibile o quasi ridurre ad esempio a Ferrara la logica buonista finora sempre premiata dagli elettori, almeno si ottimizzino alcune dinamiche con coerenza intellettuale. Un problema dei migranti per l’integrazione è certa scarsa professionalità tecnica ecc., per l’occupazione necessaria: ebbene, una , effetti collaterali dei fenomeni caotici come si sa dalle teorie della Fisica e dei Sistemi sociali, i cosiddetti Spaccini forse non creano turbolenze perché in sé spacciano (evidentemente molti italiani e giovani ferraresi, magari dei centro sociali a loro prossimi la cercano…) ma in quanto reato proibizionista. Semmai molte risse proprio perché nei fatti si tollera lo spaccio e per questioni di mercato interno tra le varie diversamente aziende ambulanti di nigeriani o chi per loro. ( A parte le risse e il disagio per motivi più prosaici, scarsa civiltà, maleducazione, aggressività primitivistica, pulsioni delinquenziali normali nei paesi originari, ecc. ma altre questioni).
Ebbene ragionando a mente lucida e non emotivo-moralistica in ogni senso: al passo anche con indicazioni e proposte da sempre di matrice radicale e libertaria, ebbene droghe libere in libera città di Ferrara ( e anche nel resto d’Italia, come un poco in Olanda, Svizzera, ecc.) e in un colpo solo: per forza colpo da K. O per la criminalità organizzata, sparisce il mercato nero in un regime libero e antiproibizionista. Di più, piaccia o meno, i giovani spaccini in genere colorati almeno hanno acquisito una qualche paradossale professionalità: ebbene cooperative e pieddini e estremorossi siano coerenti. Per le droghe libere (almeno le meno pesanti) da un lato e certificazione degli spaccini migranti “obbligandoli”a regolamentare le loro attuali aziende ambulanti nella Zona Gad (e magari anche dislocandole anche altrove, per dare anche comunque respiro, allo stato attuale, all’area notoriamente degradata per la sicurezza).
Ecco quindi, secondo i sogni ad esempio della Sapigni, i migranti come concrete risorse: commercio di un bisogno, alla faccia degli ipocriti, largamente diffuso nel mondo contemporaneo e dei giovani (ma non solo, quanti medici, giudici, politici, giornalisti, artisti, probabilmente , tutte le gamme della supposta vergine società civile), relativamente innocuo (se non i soliti abusi…ma questioni soggettive…) e risorse anche economiche local, leggi tasse per il Comune in questo caso e minore tensione sociale, con prezzi calmierati e anche merceologia doc- non contraffatta in qualche misura- dei prodotti.
I migranti come futuri veri lavoratori finalmente concreti e non la ciarla astratta ormai decennale!
Roby Guerra (EX) Azione Futurista Ferrara