Lagosanto
30 Giugno 2017
Nuove infiltrazioni d’acqua dal soffitto e pannelli divelti dal maltempo. Genitori in rivolta a Lagosanto

Piove ancora nella Scuola del Sorriso

di Redazione | 2 min

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Lagosanto. Nuove infiltrazioni d’acqua dal soffitto, pannelli divelti dal maltempo e secchi a raccogliere la ‘pioggia’ tra aule e corridoi. E’ quanto riferiscono i genitori laghesi sulla sfortunata Scuola del Sorriso, struttura che potrebbe essere considerata nuova di zecca se non fosse per i danni – e conseguenti rattoppi – subìti a causa del meteo inclemente.

È probabilmente colpa delle recenti e per nulla delicate raffiche di vento se oggi l’edificio che ospita sezioni della scuola dell’infanzia e del nido stupisce nuovamente i genitori dei giovani scolari per il suo stato di manutenzione.

Realizzata e inaugurata nel 2013 con un taglio del nastro che coinvolse l’allora presidente della provincia Marcella Zappaterra e l’assessore regionale alla pubblica istruzione Patrizio Bianchi, al plesso erano toccati lavori di ripristino e manutenzione straordinaria anche lo scorso inverno. La scuola intitolata al compianto sindaco Paola Ricci, costata 3,9 milioni alle casse comunali aveva guadagnato l’attenzione delle cronache in occasione del violento nubifragio che nel febbraio 2015 scoperchiò parte del tetto e spogliò la parte esterna di alcuni pannelli. Per permettere la riparazione degli importanti danni, la scolaresca fu trasferita in altra sede e i lavori ultimati dopo tre mesi.

Ora, dopo un ulteriore episodio di violento maltempo, i genitori e le opposizioni politiche comunali tornano a ribadire lo stato inaccettabile della scuola. “È un colabrodo da 4 milioni di euro sulle spalle dei contribuenti”, commenta il gruppo Lagosanto in Movimento (M5S), mentre sulla pagina social del Comitato Genitori, trapela la delusione per “un problema che si credeva fosse risolto. Ancora un danno nei pannelli del controsoffitto, c’è di nuovo un buco dopo il recente ripristino. Possibile che dopo ripetuti interventi non si riesca a risolvere la cosa?”

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