Lettere al Direttore
29 Giugno 2017

Provincia, non solo strade

di Redazione | 2 min

In questi giorni, per fortuna direi, si è ri-iniziato a parlare del tema Provincia. La discussione, onesta a mio avviso, aperta dal vice presidente Andrea Marchi ci ha consentito di ritornare su un tema che in questi anni ci ha visti protagonisti.

Già dal 2015 denunciavamo, Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl, la pericolosità della Legge Del Rio rispetto al personale e rispetto ai servizi, fondamentali che la provincia svolge ( o per meglio dire svolgeva) . Coloro che pensavano di archiviare la pratica con la vittoria del Si al referendum Costituzionale si sono dovuti ricredere, i cittadini hanno fatto un’ altra scelta. Purtroppo la politica non è stata coerente con quanto deciso dal popolo sovrano ed ha riconfermato i tagli di risorse previste nelle finanziarie. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, anche di chi è miope e pensa esclusivamente al proprio “metro quadro”.

Oggi ci troviamo dinnanzi ad un Ente che, utilizzando le parole del Presidente Tagliani in occasione dell’esposto in procura, prefettura e Corte dei Conti del 14 marzo 2017 : “ La situazione deve essere risolta velocemente e chiediamo al governo di trovare le risorse necessarie perché le Province, nel frattempo confermate in Costituzione dopo il referendum dello scorso 4 dicembre, possano svolgere le funzioni fondamentali che la legge ci affida. Per la sola Ferrara la situazione comporta conti in rosso valutati attorno ai dieci milioni e mezzo per l’anno in corso, a fronte di un impegno manutentivo su 850 chilometri di strade provinciali e 34 edifici scolastici (più 16 palestre) in cui entrano ogni mattina circa 14mila studenti. “

Cosa aggiungere a queste parole? Solo che il tema non può essere semplificato alla capacità di chiudere il bilancio dell’ente provincia ma è necessario capire come garantire i servizi ai cittadini.

In un epoca nella quale prevalgono gli aneddoti e le metafore calcistiche al buon senso ed alla onestà intellettuale mostriamo la nostra debolezza anche noi ricordando al veemente tifoso consigliere del governo che il popolo italiano non ha fischiato in anticipo la fine della partita ma che ha alzato il cartellino rosso per quei giocatori che sono scesi in campo non solo prima dell’inizio del campionato ma ben prima di concordare lo sport da praticare. Se si fosse trattato di calcio sarebbero stati espulsi a vita ma qualche tifoso in giro forse c’è ancora.

Natale Vitali, segretario generale Fp Cgil Ferrara

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