di Alberto Canevazzi

Pilastri. Ormai i residenti sono esasperati. Sale a quota sei il numero di giorni “da Inferno” per la popolazione di Pilastri. Dallo scorso venerdì, senza soluzione di continuità, tutte le abitazioni e le attività commerciali sono rimaste sprovviste del collegamento alla linea fissa del telefono. Il guasto sembra provenire dalla rottura di un cavo di proprietà della Telecom. “Quando arriverà la bolletta del telefono sicuramente non la pagherò”.

È questa la frase che tutti ripetono nella frazione bondenese. Coloro che hanno i maggiori problemi sono gli anziani, i quali hanno difficoltà ad usare cellulari o internet: “non riusciamo a sapere come stanno i nostri parenti che vivono in altri paesi, e nemmeno possiamo contattare quelli che sono in ospedale”.

Il più amareggiato è senz’altro Alberto Guaresi, presidente dell’omonima azienda che produce macchine per la coltivazione dei pomodori: “ho quasi 80 anni, e decennio dopo decennio ho assistito alla scomparsa dell’onestà e del senso del dovere. Non è possibile che dopo sei giorni non ci sia nessun modo di sapere come verrà risolta questa situazione: quando chiamo Telecom, risponde il solito operatore che non sa mai cosa dire”.

I disagi, però, non si limitano a delle difficoltà di comunicazione: la filiale Carife è chiusa e lo sportello bancomat è guasto. Di questo parlano i dipendenti Conad, quelli di una tabaccheria ed anche la Cornacchini Viaggi, la ditta che organizza gite organizzate di lunga durata: “i giorni critici sono stati i primi due o tre, dopodiché siamo riusciti in qualche modo a trovare dei rimedi per contattare fornitori e clienti. I problemi veri, semmai, derivano dal fatto che è la fine del mese e le persone hanno ben pochi contanti. C’è sicuramente stato un calo di vendite”.

Nel frattempo Alan Fabbri, consigliere regionale della Lega Nord, ha deciso di fare un’interrogazione a risposta scritta alla giunta presieduta da Stefano Bonaccini: “Chiediamo che sia fatta luce sull’accaduto e che siano messe in campo tutte le misure necessarie per far fronte in futuro a eventuali problemi di questo tipo”.