Politica
11 Giugno 2017
Raccolta fondi per far tornare il cittadino rumeno nel suo paese. Lodi: "Dal questore servono fatti concreti e non spot"

La Lega Nord si autotassa per espellere Dudu

di Redazione | 3 min

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“In Italia Dudu non torna più” commenta un sorridente e soddisfatto Nicola Lodi (Lega Nord) di fronte alla stazione dei treni. Dudu è un cittadino rumeno di 53 anni il cui vero nome è Durac Florea ed ha ricevuto il foglio di espulsione dal prefetto di Ferrara il 31 maggio che gli consente 31 giorni di tempo per abbandonare il paese. Cosa che ha fatto sabato tramite una raccolta fondi della Lega.

È lo stesso responsabile immigrazione del carroccio a raccontare la storia di Durac Florea: “Dudu ha girato tutta Italia e ha commesso diversi reati – attacca Lodi -. A Ferrara, in cui risiede da un anno e 2 mesi, è stato accusato di danneggiamento, a Latina e Roma di furto e proprio a Roma non può entrare in tutte le stazioni per tre anni mentre a Bologna può solo transitare”. Secondo Naomo “Dudu è un vero business manager, ha i figli sparsi per le stazioni italiane che fanno accattonaggio”.

Proprio Durac Florea, in procinto di prendere la corriera che lo riporterà in Romania, spiega la sua situazione mostrando le tasche dalle quali escono circa un paio di euro a dire tanto. “Sono da un anno al semaforo di corso Isonzo, guadagno al massimo 25 euro al giorno e faccio la spesa al supermercato – spiega il cittadino rumeno -. Tornerò a Craiova dove ho parenti e lavorerò la terra con il mio cavallo”. Anche in Romana Durac Florea però ha avuto problemi con la giustizia: “Ho fatto 19 anni e 11 mesi di carcere per omicidio”.

L’attenzione di Lodi si sposta quindi sul questore e sull’amministrazione comunale e sono bordate: “Il problema vero è il segnale, troviamo maggiore collaborazione attiva con il consolato rumeno e non con la questura – tuona Naomo -. Nonostante il foglio di espulsione Dudu non aveva i documenti e non poteva essere espulso e dalla questura mi hanno detto che non potevano fare nulla”.

La vicenda invece è stata risolta velocemente dal consolato rumeno, come racconta successivamente lo stesso responsabile leghista: “Ci hanno risposto in 24 ore e dato il documento richiesto in 5 minuti – chiosa Lodi -. Ringraziamo il consolato rumeno che a sua volta ci ha detto grazie perché vogliamo risolvere queste situazioni e per questo chiediamo al questore la pronta espulsione anche di Tatiana di Pontelagoscuro”.

“Al questore e all’amministrazione chiediamo meno spot e pubblicità sul giornale e più fatti concreti se vogliamo espellere persone” prosegue Naomo, sostenendo che per l’espulsione di Durac Florea “ci siamo tassati tra di noi di 10 euro per poter fare tutti i documenti, foto e biglietti necessari. Perché non riusciamo a fare le espulsioni? È una questione di fondi? Risolviamo il problema della sicurezza con una amministrazione costituita appositamente a cui destinare fondi per le espulsioni”.

E ancora: “Di Durak a Ferrara ce ne sono tantissimi e vanno prese in mano le situazioni procedendo con le espulsioni – afferma Lodi -. Questura e amministrazione comunale devono dare risposte concrete e il Centro di Mediazione qua sotto deve adoperarsi e dare una mano”.

Sul finale l’allarme di Lodi: “Dietro a queste persone c’è un vero racket, Dudu era schiavo di due rumeni che gestiscono il traffico e spesso lo picchiavano e lo azzoppavano – conclude il responsabile sicurezza leghista -. Bisogna verificare ed identificare subito chi sono e dalla prossima settimana inizierò ad occuparmi anche di loro”.

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