Attualità
6 Giugno 2017
Curva est, relativi bagni e tettoie per la pubblica sicurezza hanno bisogno di autorizzazioni 'speciali' perché sono soggetti al Poc

Spal, tre deroghe per il ‘nuovo’ Mazza

di Elisa Fornasini | 2 min

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Una parte dei lavori allo stadio “Mazza” potrà partire solo dopo l’approvazione in consiglio comunale. Tre interventi in programma – la curva est, i relativi bagni e le tettoie per la pubblica sicurezza – sono infatti soggetti al Poc (piano operativo comunale) e dovranno quindi ottenere una deroga al permesso di costruire, come previsto dal Rue (regolamento urbanistico edilizio).

Una serie di passaggi burocratici ma fondamentali per la costruzione della curva est (struttura prefabbricata da 1200 posti riservata ai tifosi avversari), la realizzazione dei servizi igienici (che verranno posizionati proprio dietro la curva est) e l’allestimento di due pensiline richieste dalla questura per offrire una copertura adeguata alle auto della polizia e in generale a tutte le forze di pubblica sicurezza.

Tre piccoli interventi rispetto all’imponente piano di recupero dell’intero stadio a carico della Spal per un investimento di circa 400mila euro. Una cifra modesta se paragonata al progetto di adeguamento totale di oltre 3,3 milioni, spartiti tra la società biancazzurra (che pagherà 1,9 milioni per la manutenzione della gradinata nord, la realizzazione della nuova tribuna e le recinzioni di sicurezza) e il Comune (che contribuirà con 1,4 milioni per le torri faro e i nuovi ingressi per gli ospiti).

Il progetto per la curva est

Per questo ‘tris di opere’ – come spiegato dall’architetto Paolo Perelli e dall’ingegnere Ferruccio Lanzoni in commissione consiliare – è richiesta una ‘speciale’ autorizzazione perché l’area in questione è sottoposta al Poc e, quindi, ogni trasformazione che aumenta i volumi della struttura deve seguire precise regole per rispettare le norme di sicurezza.

Il presidente biancazzurro Walter Mattioli ha richiesto il permesso lo scorso 20 aprile e ha ottenuto il primo via libera martedì nella 3.a commissione consiliare, con il voto favorevole di tutti i consiglieri presenti (astenuti Francesco Rendine di Gol e Federico Balboni del M5S). L’atto sarà ufficiale solo con l’approvazione nel prossimo consiglio comunale, ma non sono mancate osservazioni critiche al progetto.

Ilaria Baraldi (Pd) chiede di osservare criteri estetici per abbellire le tettoie in metallo e non impattare troppo sul già provato quartiere. Anche Vittorio Anselmi (FI) si preoccupa dell’impatto sull’ambiente circostante (“perché le gabbie metalliche sono una bruttura”) e annuncia che preparerà una risoluzione affinché i ribassi d’asta vengano utilizzati per opere intorno al quartiere.

 

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