Attualità
17 Maggio 2017
Il piccolo albergo ospita 16 richiedenti asilo. Lodi: "Letti stipati, danni strutturali e rischio incendio". Ausl, Asp e titolare: "Tutto a norma"

“Hotel non a norma ospita migranti”, ma la rete di accoglienza smentisce

di Redazione | 3 min

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“L’albergo è un tugurio in legno, senza vie di uscita in caso di incendio, le camere sono stipate di letti, l’impianto elettrico è vecchio e non a norma, i solai mostrano segni di cedimento per danni strutturali post sisma: è una gabbia con corridoi ciechi che in caso di incendio si trasformerebbero in un labirinto pericoloso”.

E’ una segnalazione dai toni allarmanti quella raccontata da Nicola Lodi, responsabile sicurezza e immigrazione della Lega Nord, ai microfoni di Quinta Colonna per denunciare la “condizione orrenda” che vige nell’hotel Lupa, il piccolo albergo a una stella in centro a Ferrara che attualmente ospita 16 migranti.

Le condizioni della struttura alberghiera in vicolo della Lupa 8 “non permetterebbero la sua apertura, figuriamoci l’accoglienza, anche se le deroghe prefettizie sono ormai di moda” critica l’esponente del Carroccio che ha già segnalato la situazione ai vigili del fuoco.

Dichiarazioni forti che non trovano riscontri nella rete di accoglienza. All’Ausl “non sono giunte richieste di controlli per condizioni anomale, rimane tutto in regola” fa sapere il direttore Giuseppe Cosenza. L’ultima ispezione risale a gennaio, quando il personale del Dipartimento di Sanità Pubblica si è recato nell’hotel per un controllo programmato per la legionella, che ha comunque dato esito negativo.

L’Asp, a quanto sembra, preferisce non entrare nel merito. “Non sta a noi dare l’agibilità ma se l’hanno data vuol dire che tutto è a norma” taglia corto la presidente Angela Alvisi che contesta le modalità del servizio televisivo: “Entrare senza permessi in una struttura non è una cosa corretta o positiva”.

Le accuse di “Naomo” non vanno giù neanche alla titolare dell’albergo. “Ho l’agibilità e le certificazioni in regola come confermato dalle ispezioni effettuate dagli operatori Ausl, vigili del fuoco, carabinieri e da una ditta individuale. L’impianto elettrico e la caldaia sono a posto, se non ci sono uscite di sicurezza è perché c’è comunque una sola porta di ingresso. E’ un hotel a una stella, non si può pretendere il lusso, ma abbiamo attivato il progetto di accoglienza già da un paio d’anni”.

L’albergo, distribuito su due piani, possiede 10 camere a disposizione non solo dei migranti ma anche dei clienti “che non si sono mai lamentati della loro presenza – aggiunge la titolare -: i miei ragazzi non hanno mai creato problemi ed è meglio che siano ospitati in questo piccolo albergo piuttosto che stare in strada a spacciare o a prostituirsi. Loro sono bravi e anche io faccio di più di quello che mi compete: oltre a garantire vitto e alloggio, li porto in ospedale se hanno bisogno e stiamo tanto tempo insieme. Siamo una famiglia allargata”.

Una famiglia stipata in poche camere? “Il servizio televisivo non ha dato le informazioni complete. Se quattro ragazzi dormono insieme nella stessa stanza è perché vanno d’accordo e mi hanno chiesto di spostare un letto per dormire insieme. Se va bene a loro sta bene anche a me. Di fianco c’è un uomo più grande che dorme da solo in una camera da tre perché preferisce stare da solo. Vado incontro alle loro esigenze, che c’è di sbagliato?”.

Da qui un appello rivolto direttamente al responsabile leghista: “Non è aggredendo l’hotel Lupa che si risolve il problema. Lo invito a passare una giornata intera qui per controllare di persona quello che facciamo quotidianamente. Lo ospito volentieri ma se continua con le calunnie sarò obbligata a rivolgermi al mio avvocato per sporgere querela”.

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