Cronaca
20 Aprile 2017
Dopo due mesi di latitanza il 20enne è stato individuato e arrestato a Pontelagoscuro. In casa 12 involucri di cocaina

Pusher sfugge alla cattura a Feltre e continua a spacciare a Ferrara

di Redazione | 3 min

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Un giovane pusher di nazionalità nigeriana ricercato a Feltre, in provincia di Belluno, è riuscito a sfuggire alla cattura trasferendosi a Ferrara, ospite di connazionali, dove ha continuato la sua attività di spaccio di cocaina. Due mesi di latitanza conclusi con l’arresto di E.B., 20 anni, da parte della Squadra Mobile della questura di Ferrara.

L’indagine, denominata “Parco Gambia 2” e condotta dalla polizia di Stato di Belluno riguardo ad un traffico di stupefacenti a Feltre, ha portato lo scorso 21 febbraio all’arresto di un gruppo di spacciatori nigeriani. Tranne di E.B., appunto, che è riuscito a evitare le manette grazie ad un ‘provvidenziale’ trasferimento a Ferrara avvenuto qualche giorno prima.

Ma non è bastato il trasloco dal vicino Veneto per scampare al carcere. L’intensificazione dei servizi di polizia giudiziaria da parte della Squadra Mobile di Belluno in collaborazione con quella ferrarese, infatti, ha permesso di localizzare il pusher nigeriano nella provincia di Ferrara. Proprio con l’obiettivo di identificare con esattezza il latitante sono stati effettuati dal personale della polizia di Stato numerosi servizi di appostamento e pedinamento a Ferrara, riuscendo così ad individuare i luoghi maggiormente frequentati dal nigeriano ma soprattutto la sua abitazione.

Si arriva così al 15 aprile, quando il giovane è stato fermato in strada a Pontelagoscuro e si è proceduto all’irruzione nel suo appartamento che condivideva con altri connazionali. Proprio la perquisizione effettuata nell’abitazione del latitante ha consentito di rinvenire e sequestrare 12 involucri contenenti cocaina, oltre a materiale utile al confezionamento della droga, confermando il particolare attivismo di E.B. nello smercio di sostanze stupefacenti anche dopo l’arresto dei suoi sodali a Feltre.

Gli agenti della polizia di Stato impiegati nella ricerca del latitante hanno così potuto dare esecuzione all’ordinanza impositiva della misura della custodia cautelare in carcere, traendo in arresto E.B. e segnalando alla procura della Repubblica di Ferrara la nuova attività di spaccio impiantata dal cittadino nigeriano.

Tale arresto rientra, come detto, nell’indagine “Parco Gambia 2”, nata dalla segnalazione di un genitore avvenuta subito dopo la conclusione della precedente operazione denominata “Parco Gambia” dove erano stati arrestati dei cittadini gambiani dediti allo spaccio di stupefacenti a Feltre. Grazie ad una serie di mirati servizi di polizia giudiziaria era stata individuata una capillare rete di consumatori di hashish e marijuana (composta in prevalenza da soggetti minorenni) alimentata da un gruppo di pusher di nazionalità nigeriana.

I quotidiani servizi di osservazione e pedinamento avevano poi evidenziato l’esistenza di una vera e propria suddivisione del territorio di competenza da parte dei due gruppi: i gambiani oggetto della precedente indagine operavano nel parco Boscaritz mentre il gruppo di nigeriani aveva come zona d’influenza il parco della Rimembranza e quello di via Damello.

Le risultanze investigative raccolte da questo ufficio erano poi state accolte dalla procura di Belluno che ha quindi ottenuto ordinanze applicative della misura della custodia cautelare in carcere per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a carico del gruppo di spacciatori che hanno consentito, oltre a E.B. ultimo ad essere rintracciato a Ferrara, l’arresto di E.K., nigeriano di 25 anni, M.A., nigeriano di 23 anni e T.M., gambiano sempre di 23 anni, già detenuto presso la casa circondariale di Treviso.

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