Politica
1 Aprile 2017
Il sindaco attacca tutti, dal pentito alla Rai passando per opposizioni e, soprattutto, la stampa locale: «Azione vergognosa, vado fino in fondo»

Rifiuti. Tagliani: «Da servizio Rai danno notevole per la città»

di Daniele Oppo | 3 min

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Da destra: Tiziano Tagliani e Caterina Ferri

Un attacco alla Rai, all’opposizione e soprattutto alla stampa ferrarese. Dopo parecchi giorni dalla messa in onda del servizio di Nemo con le dichiarazioni del pentito di Camorra Nunzio Perrella sul presunto illecito giro di rifiuti pericolosi a Ferrara, il sindaco Tiziano Tagliani mette in atto un furibondo contrattacco.

I toni del primo cittadino nella conferenza stampa convocata nella sala consiliare della Provincia, al Castello Estense, non sono mai rilassati. Si doveva fare il punto della situazione sulle bonifiche ambientali (ed è stato fatto, ve ne parliamo qui), ma il clou è tutto da un’altra parte, spiegare e giustificare un’azione giudiziaria per «difendere la trasparenza dell’amministrazione […] e la salute dei cittadini».

«Questa vorrebbe essere una comunicazione alla città di Ferrara messa in angoscia», annuncia in apertura, dopo aver mostrato una foto di Perrella, con il volto travisato: «In centinaia hanno scritto, altri hanno rilasciato interviste manifestando la loro preoccupazione e la loro intenzione di abbandonare la città. Questa è la prova documentale dell’allarme procurato dal servizio che ha fatto la Rai ». E la risposta è «una denuncia nei confronti di tutti gli autori di questo procurato allarme».

Il riferimento diretto è alla puntata di Nemo con la quale la Rai sarebbe «venuta meno in maniera grave al suo contratto di servizio,  ledendo l’immagine della nostra città in maniera pesante, creando un allarme e una preoccupazione ingiustificata per i cittadini, con un danno notevole per la nostra città». Non solo, perché poi tocca alla politica, alla ‘sua’ opposizione: «Prendo atto che la politica di Vigarano ha un quoziente intellettivo superiore con l’esposto fatto insieme alle opposizioni. Qui invece si premia chi denigra. Le opposizioni – aggiunge dopo – in questa vicenda hanno perso un’occasione importante per difendere la città. Hanno scelto di stare dalla parte di un pentito e adesso sono loro a dover spiegare perché lo ritengono più affidabile del lavoro dell’amministrazione».

Ma il sindaco ha anche un altro obiettivo, contro il quale sembra concentrare la maggior parte dei suoi sforzi (e del tempo): la stampa locale. Afferma infatti che «posso giustificare la presunta ignoranza della Rai e di una parte politica, ma non quella della stampa cittadina che è a conoscenza delle attività che abbiamo fatto. La stampa non ha dato riscontro alcuno di trent’anni di attività». Le dichiarazioni di Perrella, da cui è nato tutto, sono liquidate per quel che in effetti sono: «Superficiali, non contestualizzate. Non capisco perché gli sia stato dato credito, noi veniamo con elementi concreti, ma evidentemente siamo ritenuti meno affidabili», afferma il sindaco, confondendo però il clamore generato dalle dichiarazioni del pentito e alimentato anche dai numerosi interventi politici, con una presunta patente di affidabilità delle stesse, fino a cadere in una battuta decisamente evitabile, quando, per screditare Perrella afferma che «una persona vestita in quel modo lì per me potrebbe essere anche il direttore del Resto del Carlino».

Tagliani parla di «modo non tollerabile», di «azione vergognosa» e di «avvelenamento dei pozzi della trasparenza e della salute dei cittadini». «Ingiustificabile che per un titolo, vendere qualche copia o non cadere nell’oblio, ci sia qualcuno che si diverte a ignorare che dopo trent’anni c’è un lavoro dietro. Abbiamo speso in questi anni 2.185.000 euro per contrastare il degrado ambientale. Chiunque dica che l’amministrazione insabbia crea un danno anche di valore economico importante e ne risponderà».

E ancora, «il sindaco va fino in fondo», annuncia Tagliani, «non c’è un dato nuovo è tutta roba che si sa già», afferma parlando delle ‘rivelazioni’ di Perrella, «ma caso strano è tutta roba che mette assieme la difesa di Solvay (per il caso davanti al Tar per la bonifica nel quadrante Est, ndr), le dichiarazioni di un pentito e di una fantomatica associazione (Amici della Terra, ndr) alle cui assemblee non sono mai stato invitato, mentre noi ci mettiamo la faccia tutti i giorni».

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