Scontro frontale a Runco, grave una donna
Tarda serata di paura quella di mercoledì 17 settembre lungo la provinciale Runco-Gambulaga, dove poco dopo le 22 si è verificato un violento scontro frontale tra due auto
Tarda serata di paura quella di mercoledì 17 settembre lungo la provinciale Runco-Gambulaga, dove poco dopo le 22 si è verificato un violento scontro frontale tra due auto
Alla Festa dell'Unità, Pier Luigi Bersani non risparmia la stoccata al governo: "La Meloni si vanta quando parla di occupazione: 218mila posizioni di lavoro in più a luglio sull'anno precedente. Benissimo. Peccato che siano +408mila sopra i 50 anni e -190mila sotto"
“Ferrara non è chiusa nelle sue mura, al contrario: le ha aperte al mondo. È il Pd ferrarese che continua a sbatterci contro”. Alan Fabbri replica alle critiche di Calvano schernendo l'avversario
Il Circolo Arci Bolognesi da piazzetta San Nicolò, dove le sue attività culturali e sociali proseguono dal 1979, non se ne vuole andare – e per rimanere è pronto da ottobre a reinventarsi, con la promessa di non smarrire la propria identità, fatta di incontri, partecipazione e creatività
"Nessuno è stato sfruttato e io ne esco a testa alta. Quello che hanno detto i lavoratori in aula? Era falso". Sono le parole con cui - davanti al collegio del tribunale di Ferrara - la 56enne Elisabetta Zani, all'epoca dei fatti presidente della Cooperativa Agricola del Bidente, respinge le accuse per cui - insieme ad altri cinque imputati - è finita alla sbarra
di Giuseppe Malatesta
Codigoro. “Siamo allibiti, non riesco ad esprimere quanto sia vergognoso tutto questo”. Parla così Edda, 67enne codigorese che nei giorni scorsi, mossa da rabbia e dispiacere, si è rivolta all’amministrazione comunale (e subito dopo ai consiglieri di minoranza del Movimento 5 Stelle) per opporsi alla disposizione che vorrebbe esumati dal cimitero comunale un cospicuo numero di cari estinti, deceduti tra il 2002 e il 2006.
“Tra loro c’è mio figlio, scomparso quindici anni fa a soli 29 anni” racconta Edda. Un dolore insuperabile, beffato dalla lettera con cui la cooperativa Aurora di Chioggia, società che si occupa dei servizi cimiteriali su incarico comunale, informa della necessità di liberare il campo ‘A’ da coloro per cui è trascorso un decennio dalla morte. Edda non ha ancora ricevuto la lettera, ma altri nella sua situazione sì. Tuttavia vista l’imminente scadenza della concessione (31 marzo) decide di smuovere le acque.
“Nessuno ci aveva preventivamente informato di questa norma e non siamo convinti che vada applicata, dato che, considerando anche i fattori ambientali della zona, dopo soli dieci anni i resti dei nostri defunti non saranno sicuramente mineralizzati, tantomeno pronti per l’ossario”.
Rigettando l’invito a scegliere la nuova destinazione delle salme (nuovo campo o cremazione, ndr), Edda e gli altri hanno deciso di rivolgersi in primis al sindaco Alice Zanardi, che hanno incontrato ad inizio settimana, per poi chiedere supporto al gruppo pentastellato, che in questi giorni ha dato visibilità alla questione anche sui social.
E mentre la loro iniziativa giunge all’attenzione della stampa e raccoglie l’adesione di circa 80 cittadini coinvolti, è proprio il sindaco Zanardi ad intervenire in corsa, prima ancora che tutto finisca ‘in edicola’, annunciando che “fatte le opportune verifiche, possiamo considerare già risolto il tutto”.
“Si è trattato di uno spiacevole errore – – spiega –, un’errata programmazione dell’estumulazione di quel campo, che sarà rettificata con una nuova comunicazione alle famiglie interessate. Ho ricevuto personalmente gli interessati e preso in carico il problema, chiarito nel giro di 30 ore”. Se le motivazioni dell’allerta sono ritenute “comprensibili”, meno lo sono, secondo Zanardi, modi e tempi della stessa. “Credo di aver dato una risposta in tempi più che ragionevoli, spiace constatare che le famiglie si erano nel frattempo già rivolte altrove, prima ancora di attendere mie notizie”.
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