Attualità
17 Marzo 2017
Il prefetto Tortora: “Nelle aule gli studenti e gli insegnanti costruiscano il futuro dell’Italia”

La consegna della Costituzione ai 18enni, un passaggio di valori

di Redazione | 3 min

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E’ diventato ormai un appuntamento classico e molto partecipato, quello della consegna della Costituzione Italiana e della Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione ai giovani che compiranno 18 anni nel 2017.

In una sala Estense gremita di giovani, frequentanti le scuole secondarie di secondo grado, e delle maggiori autorità politiche e militari cittadine, è il professor Paolo Siconolfi, presidente del Comitato Ferrara per la Costituzione, ad aprire la mattinata: “siamo giunti al decennale della consegna della costituzione ai 18enni. Non è un fatto rituale né ripetitivo perché cambiano i soggetti destinatari, i 18enni che oggi siete voi. Noi siamo gli accompagnatori, e quest’anno consegneremo anche la carta dei valori”.

La rappresentante della Consulta provinciale degli studenti, professoressa Maria Grazia Marangoni, sottolinea come “gli studenti propongono iniziative sempre molto interessanti, partecipando in modo attivo alle iniziative istituzionali cercando  di dare loro contributo”, prima di lasciare la parola al rappresentante della consulta Emiliano Sandri. “La consegna della costituzione-esordisce Sandri- è un atto simbolico che deve essere recepito come un momento di maturazione e di ingresso formale alla vita cittadina. L’affluenza al voto nello scorso referendum del 4 dicembre significa che gli italiani sono ancora legati alla costituzione, che non è solo un pezzo di carta usato dai politici per fare propaganda, ma è da 70 anni la base dei concetti fondamentali del nostro Paese. Ed essere un popolo maturo è anche seguire le linee guida fondamentali contenuti nella nostra costituzione”.

La professoressa Maria Rita Casarotti del liceo Ariosto, in rappresentanza dei dirigenti scolastici, pone l’accento sul fatto che “la scuola si impegna per insegnare ai ragazzi i contenuti della costituzione che è un pilastro per poter essere dei cittadini perché contiene parole e concetti conquistati nel tempo”.

E crede anche che l’istruzione pubblica “coi contenuti che insegna ai propri studenti, consegna gli strumenti ai giovani per sviluppare le proprie abilità nel mondo del lavoro e della società per esserne membri attivi e concreti”.

Il professor Paolo Veronesi, in rappresentanza del rettore dell’università di Ferrara Giorgio Zauli, auspica un momento di riflessione “per pensare ciò che eravamo e ciò che siamo ora. Non tutte le cose della vita che sembrano scontate lo sono, e la costituzione è così. Si diventa adulti e maturi essendo dando importanza alle cose che appaiono banali, come bere un bicchiere d’acqua”.

Il prefetto Michele Tortora, invece, pone l’accento su come “nelle aule gli studenti e gli insegnanti costruiscano il futuro dell’Italia. Con le celebrazioni del 150° anniversario dell’unità nazionale, il 17 marzo 2011, abbiamo scoperto che abbiamo ancora un forte senso di identità nazionale. Vi invito a leggere la costituzione, soprattutto la prima parte, che contiene il nocciolo fondamentale e che non può essere discusso, come il diritto e il dovere al lavoro sul quale è stato costruito il nostro Paese. State per tracciare dei percorsi che lasceranno un segno indelebile nelle vostre vite: ‘stay hungry, stay foolish’. Senza dimenticare che le istituzioni sono patrimonio di tutti”.

In assenza del sindaco Tiziano Tagliani è l’assessore al bilancio Luca Vaccari a partecipare per il comune di Ferrara, e ha espresso pochi concetti, ma forti: “è il rito del vostro passaggio al mondo adulto e sarete chiamati a essere cittadini modello nel rispetto dei diritti, dei doveri e delle regole della convivenza civile. Leggete la costituzione e sarete parte di un’identità comune, facendovi guadagnare il titolo di costruttori di democrazia e d’Europa, perché oltre a essere italiani siete cittadini europei”.

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