Politica
16 Marzo 2017
Revisione delle monetizzazioni più vicine al mercato. Vaccari: "Dato positivo per i contribuenti"

Imu, il Comune non è più ‘strabico’ sulle aree fabbricabili

di Elisa Fornasini | 3 min

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Il Comune rivede i valori venali per le aree fabbricabili, ormai andati fuori mercato. La revisione non incide in maniera fondamentale sugli introiti Imu (che nel 2016 ha fatto incassare complessivamente 33 milioni, di cui 1,6 milioni dalle aree fabbricabili) ma permette di allineare i valori al mercato, con una riduzione degli imponibili dell’11,8% e una riduzione per le monetizzazioni superiore al 50%.

Questa rivisitazione – effettuata dall’unità di progetto istituita lo scorso ottobre e composta da tecnici dei settori di Urbanistica, Patrimonio, Pianificazione Territoriale e Tributi – è stata oggetto della prima commissione consiliare convocata giovedì pomeriggio in municipio, in attesa dell’approvazione in consiglio comunale prevista nella seduta di lunedì 20 marzo.

La discussione fila liscio, ottenendo anche il favore dell’opposizione. “Per una volta faccio i miei complimenti all’amministrazione – esordisce Vittorio Anselmi (FI) che su questo tema aveva presentato un ordine del giorno lo scorso giugno – perché la rideterminazione delle aree fabbricabili è un lavoro che occorreva da tempo. Vedremo in termini pratici a quanto ammonterà questa riduzione, ma intanto la monetizzazione rappresenta una merce di scambio per la riqualificazione urbana perché riduce l’espansione e incentiva il recupero”.

Un “beneficio sensibile” spiegato nel dettaglio dall’ingegnere Antonio Barillari. “Registrare il mercato sfitto come quello odierno è difficile ma ci permette di allineare quello che dice l’Agenzia delle Entrate e il Comune. L’altro sforzo è collegare la valutazione del mercato immobiliare legata alla tassazione Imu con quella che dà origine alla monetizzazione degli standard. Così il Comune non sarà più ‘strabico’ nei confronti dei cittadini; non avrà più due valori diversi ma collegati, quindi la tariffa delle monetizzazioni sarà calcolata sull’Imu”.

E ora che il Comune non è più ‘guercio’ si apre un “ristoro importante – prosegue Barillari – su un parco di contribuenti che fanno piccoli interventi di recupero urbano, rendendo più competitivo il recupero edilizio rispetto a nuovi interventi e alleviando un onere che grava su imprese e famiglie e non su grandi possidenti”.

“Il fatto che Agenzia delle Entrate e Comune usino lo stesso criterio per valorizzare le aree è un dato positivo per i contribuenti” conferma l’assessore al Bilancio Luca Vaccari che, nella sua relazione di presentazione, porta un esempio pratico della revisione: con i nuovi criteri, risaliti a un valore presumibile dell’area in base alla superficie utile e ad altri parametri, l’area di Villa Fulvia è stata equiparata alla zona Est, mentre nelle periferie sono stati abbassati i valori delle aree edificabili non vicini al centro per valorizzare quelle in centro quando prima erano quasi equiparati.

Vaccari ha presentato anche la delibera sulla “determinazione aliquote imposta Iuc-Tasi anno 2017”, dove sono state confermate le aliquote 2016. Nulla da segnalare rispetto allo scorso anno, “la delibera è identica al 2016 – commenta l’assessore – con un aggiornamento rispetto alle disposizioni delle legge di bilancio 2017”.

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