Politica
14 Marzo 2017
Opposizione e Si chiedono l'abrogazione dell'articolo 41 "inutile e dannoso". Tagliani: "Multe dissuasive per i clienti"

Il regolamento di polizia urbana passa nonostante la bagarre sulla prostituzione

di Elisa Fornasini | 4 min

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Il regolamento di polizia urbana è stato approvato con il solo voto favorevole del Pd, ricevendo la bocciatura di tutta l’opposizione (Gol, Ln, M5S, FI e FdI) e l’astensione di Sinistra italiana. A dividere maggiormente il consiglio comunale, anche tra i banchi dello stesso partito di maggioranza, è l’ormai famigerato articolo 41 che prevede una multa ai clienti delle prostitute.

Anselmi (Fi), Rendine (Gol) e Fiorentini (Si) chiedono l’abrogazione della norma “inutile e dannosa” perché “non riduce il danno ma lo massimizza – spiega il consigliere indipendente -: non solo non risolve il fenomeno della prostituzione ma lo aggrava, spingendo le prostitute ad esercitare in angoli bui dove è più facile essere vittima di malintenzionati”.

Il sindaco Tagliani, nonostante la disapprovazione giunta anche dalla collega di partito Deanna Marescotti che si astiene dal voto “per stare meglio con me stessa”, tira dritto per la sua strada: “La norma ricalca quanto è vigore in quasi tutti i comuni capoluogo dell’Emilia Romagna e anche nelle precedenti ordinanze già applicate. Si tratta di uno strumento in più per disincentivare i clienti ma non ha la pretesa di risolvere il problema della tratta, quello spetta a livello nazionale”.

“La preoccupazione che un utilizzo becero dell’articolo 41 possa avere effetti collaterali è un aspetto che verrà monitorato e, in caso di bisogno, modificato – assicura il sindaco -. Questa azione dissuasiva e sperimentale vuole essere una tutela e non un pericolo per le donne, l’episodio Burci non è lontano”. Si parte con le multe, quindi, e le sanzioni saranno definite secondo criteri programmati dal comitato ordine e sicurezza.

Punto di incontro su un altro tema caldo, quello del divieto di stendere biancheria e panni “alle finestre e ai balconi che prospettano sulle vie all’interno dei centri abitati”. Fiorentini esorta la cancellazione dell’articolo 9 perché “non mi ricordo ‘emergenze panni’ in giro per le vie monumentali della città tali da motivare tale intervento” ma il divieto passa, anche se limitato al solo centro storico.

A sollevare altre critiche ci pensa l’emendamento a firma Alessandro Balboni (FdI) contro l’accattonaggio molesto che propone di elevare multe a chi chiede denaro con insistenza nei parcheggi, negli esercizi pubblici o incroci stradali. Dura la replica di Vitellio (Pd): “Bisogna colpire la povertà e non i poveri, multare chi chiede la carità sembra un’azione per mostrare il pugno di ferro contro chi ha bisogno di tutto tranne che del pugno di ferro”.

Nel mirino mendicanti e spacciatori. Fochi (M5S) chiede infatti di “dichiarare non decoroso sostare e stazionare a gruppi in aree pubbliche e parchi con lo scopo di fornire sostanze stupefacenti”. L’emendamento viene bocciato ma solleva i dubbi di Fornasini (FI), che si domanda “perché sanzionare un cliente delle prostitute sia un deterrente ma sanzionare l’accattone molesto non lo è”, quando “in questa città i fenomeni di aggressione e accattonaggio molesto sono aumentati, continuate a chiudere gli occhi di fronte a fenomeni esplosivi”.

Anche dove parcheggiare la bicicletta diventa un problema. L’articolo 22 vieta di “collocare o legare i velocipedi a manufatti dell’arredo urbano, ad alberi, arbusti e piante, a monumenti e loro barriere di protezione, a colonne e alle strutture prospicienti gli immobili di rilevante valore architettonico”. Per l’opposizione questo divieto deve essere da stimolo per posizionare nuove rastrelliere e maniglie per limitare il rischio di furto, “lo sport più praticato a Ferrara” ironizza Rendine che solleva l’idea di sequestrare le biciclette e riconsegnarle solo al pagamento della multa.

“Tutte queste violazioni che ci contestate come bagatellari sono venute dai cittadini – conclude il sindaco – ma noi non sottostimiamo i problemi della città. Metteremo in campo tutte le misure necessarie affinché il regolamento sia utile e non dannoso, senza costringere la polizia municipale ad azioni faticanti senza nessuna efficacia come quella di multare i mendicanti molesti, puniti già nel codice penale”.

Durante la seduta è stata anche rinnovata la convenzione tra la Provincia ed il Comune di Ferrara per la gestione locale del Sistema Informativo Regionale per il Turista (Situr) per l’anno 2017, in attesa delle possibili modifiche che verranno apportate con la nascita della Destinazione Turistica Romagna “che verrà costituita ufficialmente il 30 marzo” annuncia l’assessore Massimo Maisto, con il rammarico che non tutti i Comuni della provincia estense abbiano aderito all’area vasta.

Approvato anche il piano regolatore dell’illuminazione comunale che ha portato al censimento e alla mappatura dei 26mila e 500 punti luce del Comune, che verranno sostituiti da lampioni a led a carico del prossimo gestore che vincerà il bando per il contratto di servizio sulla pubblica illuminazione. “Il documento è una schifezza, cartastraccia che non dà indirizzi utili” sentenzia Rendine a cui replica Fiorentini: “La sostituzione dei punti luce a maggior efficienza energetica porta un risparmio del 50% su costi ed emissioni, migliorando il servizio”.

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